Buon Safer Internet Day (SID)! Oltre 140 paesi in tutto il mondo celebrano oggi un evento epocale, segnato in agenda da chi frequenta Internet come la giornata della sicurezza informatica o SID. Come probabilmente saprete, la campagna SID ha lo scopo di sensibilizzare gli utenti sui nuovi rischi e problemi di Internet, in modo particolare per i bambini e la popolazione più giovane. Panda Security condivide appieno questi valori e supporta con orgoglio qualsiasi attività che promuova un utilizzo sicuro e positivo delle tecnologie digitali.

Quest’anno Panda Security ha deciso di affrontare un problema di portata significativa, che troppo spesso mette in ombra gli aspetti positivi di Internet: il cyber bullismo. Con l’insorgere dei social media, il bullismo digitale ha assunto nel corso degli anni proporzioni sempre maggiori. Una ventina di anni fa, le persone usavano l’anonimato di Internet per minacciare, intimidire, schernire, colpire proattivamente o danneggiare altri esseri umani. Cose del genere avvenivano purtroppo anche nel mondo reale. Tuttavia, fin dai suoi albori, il mondo digitale ha finito per trasformarsi in un paradiso per i bulli informatici, che hanno potuto nascondere senza troppi problemi la propria identità. Il bullismo nel cyber-spazio ha continuato a prendere piede, finché finalmente non sono state applicate leggi apposite e queste persone non hanno iniziato a realizzare che Internet non è più anonimo. Le cose sono cambiate e oggigiorno è più probabile che i bulli informatici vengano individuati. Tuttavia, la natura umana è sempre la stessa, e questi fenomeni continuano a manifestarsi più spesso di quanto non desideriamo. La costante espansione dei social ha permesso a molti predatori di utilizzare piattaforme differenti per minacciare tramite commenti, inviare messaggi violenti e pubblicare foto imbarazzanti.

Quali sono i segnali di bullismo informatico?

Spesso, i più giovani non si sentono a proprio agio nel riferire ai propri genitori che qualcuno utilizza Internet per intimidirli. Osservare il comportamento dei propri figli è un mezzo efficace per capire se siano sotto la mira di un cyber bullo. Se dopo aver utilizzato lo smartphone o altri supporti di comunicazione tecnologici, vostro figlio vi sembra turbato, è possibile che stia succedendo qualcosa. Se non vuole andare a scuola, usa il telefono in privato o manifesta turbamento ogni volta che riceve una notifica o un messaggio, è consigliabile verificare con delicatezza quale sia la fonte di tanto stress.

Come affrontare una conversazione sul cyber bullismo?

Molti ragazzi hanno paura di parlare del fatto che qualcuno li bullizza, pertanto è bene approcciare al discorso con delicatezza, mostrando comprensione. Il più grande timore è quello di sentirsi esposti e vulnerabili, quindi mostrare empatia e comprensione può aiutarli ad aprirsi e a fare luce su ciò che sta accadendo. È fondamentale lasciarlo sfogare: otterrete maggiori dettagli sulla situazione e sulla persona che li intimidisce. Più informazioni avrete, più sarà semplice trovare il modo giusto per affrontare il problema.

Cosa fare dopo aver capito che il proprio figlio è vittima di bullismo informatico?

Per prima cosa, è necessario raccogliere prove. Una volta appurato che vostro figlio è stato avvicinato in modo inappropriato, viene ricattato o viene molestato in altro modo, potrete riportare le prove alle autorità competenti. Se l’abuso è grave, rivolgetevi alla polizia. Se sospettate che il bullo sia un compagno di scuola o di classe, potrete riportare i fatti all’attenzione dei funzionari scolastici. Una volta raccolte le prove, è essenziale che il ragazzo si liberi del bullo. Nella maggior parte dei casi, ignorarli è il metodo migliore per farli desistere, poiché sono in cerca di attenzione e rappresaglia.

Internet sarà di giorno in giorno più sicuro, se utilizzerete un software antivirus di qualità su tutti i dispositivi connessi. Un software di protezione efficace non solo protegge i vostri cari da file potenzialmente dannosi, ma spesso offre funzioni di controllo genitori che permettono di capire se qualcuno li molesti online. Tenere d’occhio i vostri figli non è mai stato così semplice.

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