Negli USA continuano i conflitti tra le autorità e gli exchange, mentre si moltiplicano le denunce e le azioni legali in tutto il mondo. 

Le criptovalute erano apparse sul mercato promettendo una rivoluzione e nuove possibilità di guadagni per tante persone, insieme alle tecnologie del web 3.0 e alla finanza decentralizzata. Oggi, a vari anni dall’invenzione del Bitcoin, cosa rimane in questo mercato?

Molti scandali, piccoli e grandi, e una penetrazione nella società pressoché nulla. Nessuno usa le criptovalute come moneta, che sono rimaste relegate alla speculazione finanziaria e, in alcuni casi, ad attività illecite, soprattutto al riciclaggio di denaro.

In questo post parliamo del presente e del futuro delle criptovalute, mettendo l’accento sugli scandali legali degli ultimi mesi. Continua a leggere!

Comunicavano e vendevano una cosa al pubblico, mentre dietro le quinte facevano ben altro”.
Joel Dietz, co-creatore di MetaMask

L’ultimo scandalo di Binance

La piattaforma di exchange Binance è stata l’ultima a essere travolta da una serie di scandali e denunce. Da tempo è nel mirino della SEC (Securities and Exchange Commission) degli Stati Uniti, soprattutto per violazioni delle norme, accuse di malversazione e favoreggiamento di riciclaggio di denaro.

Prima di Binance è toccato ad altre piattaforme, alcune più grandi come FTX o l’ecosistema Terra/Luna, altre più piccole e meno conosciute, ma tutti questi episodi hanno in comune una cosa: “comunicavano e vendevano una cosa al pubblico, mentre dietro le quinte facevano ben altro”.

Quest’ultima citazione appartiene a Joel Dietz, uno dei primi sostenitori della De-Fi (finanza decentralizzata) e che recentemente ha denunciato il suo ex socio Aaron Davis per averlo estromesso dal progetto originale di MetaMask, un portafoglio elettronico per criptovalute che – dice Dietz – avrebbe contribuito a creare.

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Lo scandalo di MetaMask e Dietz

Il caso di Dietz è importante perché ci fa riflettere su quanto il mondo delle criptomonete e del web 3.0 si sia allontanato dalle sue intenzioni originali. Ancora i tribunali non si sono espressi sul caso Dietz, che per certi versi sembra cercare una compensazione economica per un progetto multimilionario al quale non è possibile dimostrare la sua collaborazione, per cui dovremo aspettare qualche mese o anno prima di sapere come finirà questa vicenda.

Quello che ci interessa, qui sono le parole di Dietz, che ha puntato il dito contro le criptovalute, dicendo che “tutto il sistema è ormai corrotto e pieno di illegalità, e l’unica logica che impera è il profitto”.

Effettivamente, i CEO di varie aziende legate alle criptovalute hanno abbandonato i rispettivi paesi per sfuggire alla legge ed evitare così decine di anni di carcere; Sam Bankman-Fried, fondatore dell’exchange FTX, per citarne uno, ne rischia ben 110.

A sostegno della visione di Dietz, c’è la miriade di truffe con le criptovalute, soprattutto quelle di tipo rag-pull, ovvero aziende che raccolgono grandi capitali per poi sparire nel nulla e lasciare tutti gli stakeholder senza un euro (o un BTC).


In parte il settore si è ripreso, ma le criptovalute non vengono ancora utilizzate dalle persone come alternativa al denaro.


L’evoluzione delle criptovalute

Per citare qualche dato, nel momento in cui scriviamo questo post, un Bitcoin vale circa 39.000 euro, molto lontano dal picco di 56.000 euro di novembre del 2021, ma anche molto meglio di un anno fa, quando il BTC ha chiuso il 2022 a quota 15.000 euro.

Nel frattempo, sono successe molte cose, il settore ha cercato di riprendersi e in parte c’è riuscito, ma c’è una cosa che ancora non è successa: le criptovalute non vengono utilizzate dalle persone come quello che dovevano diventare, delle valute appunto.

Ecco cosa sta succedendo nel settore delle cripto:

  • Ci sono sempre più scandali legali relativi a casi di malversazione, riciclaggio di denaro e violazione di normative nazionali.
  • L’adozione mainstream è ancora lenta e non progredisce. Dopo il boom iniziale, governi e aziende non si fidano ancora del settore.
  • Dopo anni di vero e proprio far west, la finanza decentralizzata sta entrando in una fase di adeguamento alle norme. I governi stanno emanando leggi per regolamentare le attività economiche in criptovalute e si stanno applicando controlli per impedirne l’uso illecito.
  • Le criptovalute continuano ad avere un’altissima volatilità ed essere utilizzate principalmente per speculazioni finanziarie.
  • Le truffe, piccole o grandi, sono all’ordine del giorno, per cui l’entrata nel mondo delle cripto richiede più cautela che mai.

Da un lato, i problemi di natura legale e normativa destabilizzano il settore, ma dall’altro contribuiscono a filtrare le attività fraudolente e dare slancio a quello che poteva e può ancora essere un grande motore di innovazione per internet e per la società.

Contemporaneamente, il boom dell’intelligenza artificiale generativa ha concentrato su di sé l’attenzione di media e legislatori, per cui il 2024 si prospetta come un anno incerto per le criptovalute, sia dal punto di vista finanziario sia da quello tecnologico e normativo.

In questo post, abbiamo descritto brevemente gli scandali più grossi e recenti delle criptovalute, per mettere in luce i problemi che gli hanno impedito, finora, di raggiungere la maturità e coinvolgere il grande pubblico.

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Buona navigazione e buon utilizzo sicuro delle criptovalute!