Scopri come integrare ChatGPT o altre applicazioni di AI nel tuo lavoro in modo creativo, utile e sicuro!

Il 2023 verrà ricordato come l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa, ovvero di quelle applicazioni di AI che producono contenuti multimediali, soprattutto immagini, video e testi. Tra queste, ovviamente, quelle che spiccano di più sono ChatGPT e Bard di Google, perché sono quelle più potenti, versatili e precise.

Ecco perché centinaia di migliaia di persone e aziende vogliono integrare ChatGPT nel proprio lavoro, ad esempio per scrivere i post per i social, per controllare le email commerciali o per standardizzare il codice dei propri programmi (ma ci sono tante altre applicazioni interessanti).

ChatGPT e i chat bot in generale sono utili anche alle singole persone, ad esempio per rivedere documenti, scrivere testi o fare domande su argomenti ben precisi. Tuttavia, utilizzare bene l’AI generativa non è così facile e potrebbe non essere così scontato.

In questo post vediamo 5 consigli per sfruttare al massimo ChatGPT e altre applicazioni di AI generativa e per utilizzarle in modo sicuro. Continua a leggere!

È facile cadere nella trappola di “l’ha scritto ChatGPT, quindi sarà vero.” In realtà, i testi generati dall’AI contengono spesso errori, informazioni sbagliate e notizie false.

L’AI generativa

Cominciamo con una breve introduzione sul tema. Che cos’è l’AI generativa? Si tratta di programmi di intelligenza artificiale che creano contenuti, ad esempio testi. ChatGPT, per citare la più famosa, è un’applicazione di intelligenza artificiale che raccoglie milioni di documenti su internet, impara come sono fatti i testi e come sono collegate tra loro le informazioni ed è in grado di combinarle per creare testi “nuovi”.

Abbiamo messo la parola nuovi tra virgolette perché in realtà ChatGPT e le intelligenze artificiali possono solo combinare elementi già esistenti, forniti in precedenza al sistema, ma non possono immaginare un contenuto. Ad esempio – e questo è importante da tenere presente quando vogliamo interagire con ChatGPT – non possiamo chiedere a un modello di AI generativa di scrivere una notizia su un evento di cronaca di questa mattina.

Per questo motivo e per la sua stessa natura, l’AI generativa è un ramo dell’intelligenza artificiale che si presta a essere usato come punto di partenza, per fare il lavoro faticoso e poi passarlo all’occhio attento di un revisore.

Quanto è sicura l’AI generativa?

I programmi come ChatGPT memorizzano dati, per cui il principale problema di sicurezza delle applicazioni di AI generativa è la privacy. Dobbiamo stare attenti a cosa scriviamo e cosa chiediamo, perché queste informazioni potrebbero diventare visibili in altre conversazioni o essere utilizzate da cybercriminali per studiare il nostro comportamento e provare ad accedere ai nostri account online.

Il secondo, grande problema di sicurezza dell’AI generativa è la possibilità di fornire informazioni sbagliate, imprecise o incomplete e, in questo modo, favorire la diffusione di fake news, pregiudizi e disinformazione in generale. Gli sviluppatori delle principali applicazioni di AI generativa stanno studiando dei sistemi di moderazione automatica dei contenuti inclusi nei dataset, ovvero nelle grandi raccolte di dati su cui si basano i modelli di intelligenza artificiale.

Tuttavia, nonostante questi sforzi, le app di AI non possono controllare l’attendibilità delle fonti che citano o da cui traggono le informazioni, per cui la veridicità e la precisione dei testi prodotti non è garantita in nessun modo.

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Come sfruttare l’AI generativa e ridurre i rischi

Le premesse che abbiamo fatto ci aiutano a capire quali sono gli aspetti importanti dell’AI generativa e a cosa dobbiamo stare attenti quando la integriamo nel nostro lavoro. Alla luce di queste informazioni e in base al livello di sviluppo delle applicazioni nel momento in cui scriviamo questo post (agosto 2023), ecco 10 consigli per trarre il massimo vantaggio dall’AI generativa:

  1. Fai domande chiare e specifiche: per ottenere risposte più accurate è necessario evitare frasi ambigue o troppo generiche.
  2. Usa istruzioni dettagliate per il completamento del testo: se vuoi che ChatGPT generi un testo coerente o completi una storia, assicurati di fornire istruzioni dettagliate. Puoi specificare il tono, lo stile, il contesto o le caratteristiche dei personaggi.
  3. Fai più domande di seguito: ChatGPT funziona meglio quando riceve una serie di domande o istruzioni piuttosto che una sola frase. Prova a formulare più domande una dopo l’altra per ottenere risposte più approfondite.
  4. Utilizza il temperature setting: si tratta del livello di creatività/precisione del testo. Varia da 0 a 1 (numeri decimali) e i valori più alti (ad esempio 0,8) rendono il testo più creativo ma anche più casuale, mentre i valori più bassi (ad esempio 0,2) lo rendono più focalizzato e prevedibile.

Per utilizzare il temperature setting in ChatGPT, devi utilizzare l’API di OpenAI o l’interfaccia di un editor, ma non puoi farlo direttamente nell’applicazione web. Se stai utilizzando l’API, devi includere il parametro “temperature” nella tua richiesta API per controllare la creatività delle risposte generate dal modello.

Per essere precisi, il temperature setting controlla la probabilità di scegliere le parole più probabili durante la generazione del testo. Ecco come fare nell’API di OpenAI: quando fai una richiesta all’API di OpenAI, includi il campo “temperature” nell’oggetto “prompt” o “inputs”. Puoi assegnare un valore compreso tra 0 e 1 a “temperature”, dove 0 renderà il testo molto deterministico e 1 lo renderà più creativo e casuale.

Esempio in Python:

(codice prodotto direttamente da ChatGPT)

Ecco come fare con un editor che supporta ChatGPT: se utilizzi un editor o un’interfaccia che offre un’opzione per controllare il temperature setting, dovresti vedere un cursore o un’opzione numerica che permette di regolare il valore. Aumentando il valore, incrementi la creatività, mentre diminuendolo, rendi il testo più deterministico.

  1. Fai più tentativi e prova diverse formulazioni: ChatGPT e le app di generazione di immagini come DALL-E possono generare risultati diversi a partire dalla stessa richiesta. Se non ti soddisfa il primo risultato che ottieni, prova a riformulare la domanda o aggiungere dettagli. In questo modo, inoltre, potresti anche ottenere nuove informazioni che contribuiranno ad arricchire il risultato finale.
  2. Controlla le informazioni fornite dal chat bot. Come abbiamo accennato, l’AI generativa può includere informazioni inesatte o addirittura inventarle a partire da informazioni incomplete, per cui è buona norma controllare la veridicità dei testi prodotti prima di utilizzarli.
  3. Non condividere informazioni personali con ChatGPT, chat bot e altre applicazioni. Queste informazioni potrebbero essere salvate e incluse nel dataset e, a quel punto, sarebbe impossibile rimuoverle.
    Inoltre, tutte le conversazioni vengono salvate nella cronologia e gli hacker cercano di accedere agli account di ChatGPT e altre applicazioni simili per recuperare dati sensibili delle persone e sfruttarli per altri attacchi informatici. Di fatto, nel dark web si trovano già più di 000 credenziali di accesso di account ChatGPT rubate.
  4. Se installi un plugin per programmi o browser, assicurati che sia affidabile (non infetto da virus) e che non raccolga dati personali senza il tuo consenso.
  5. Quando usi un testo o un’immagine creata con l’AI generativa, specificalo in una nota per correttezza nei confronti del tuo pubblico.
  6. Utilizza il prodotto dell’AI generativa come una bozza e non come una versione finale. Controlla, ripulisci, verifica, integra e riformula i testi per arrivare a una versione completa che soddisfi le tue necessità. È facile cadere nella trappola di “l’ha scritto ChatGPT, quindi sarà vero.” Come abbiamo già detto varie volte, i testi generati dall’AI sono una combinazione di informazioni trovate online, per cui tra queste si nascondono testi con errori ortografici, informazioni sbagliate e notizie false.

 

Non condividere informazioni personali con le app di AI, perché potrebbero finire nelle mani sbagliate.

Abbiamo visto cos’è l’AI generativa e come fare per utilizzarla in modo sicuro e ottenere testi o immagini di buona qualità, che possano essere integrate nel nostro lavoro senza rischiare figuracce o conseguenze negative. Le nuove tecnologie basate sull’AI danno il meglio di sé quando vengono utilizzate in modo attento e competente, soprattutto quando sono agli inizi.

Per questo, non sottovalutare i rischi per la privacy delle app come Bard o Bing e presta particolare attenzione alla veridicità delle informazioni che trovi online o che ti vengono fornite dai chat bot.

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Buona navigazione e buon utilizzo dell’AI generativa!