Scopri cosa sono le dark net, chi ci abita e cosa ci puoi trovare.

Come abbiamo visto nel nostro articolo sulle differenze tra deep web e dark web, non tutto ciò che non appare su Google si trova nel dark web. Ma soprattutto, contrariamente a quanto pensano molte persone, non tutti i contenuti del dark web sono illegali e pericolosi.

Il dark web è quella porzione del Web ospitata dalle dark net, ma la parola dark fa subito pensare a criminali e vendite di droga e armi, mentre nelle dark net possiamo trovare di tutto, anche le versioni dark di famosi siti del Web, come il New York Times.

In questo articolo sfatiamo alcuni miti negativi sulle dark net, spieghiamo cosa sono e chi ci naviga e parliamo di come accedervi, con un occhio di riguardo agli aspetti della sicurezza informatica.

Cosa sono le dark net

Le dark net sono reti parallele a Internet a cui è possibile accedere solo con software particolari.

Queste reti nascono con l’intenzione di creare uno spazio virtuale in cui viene rispettato l’anonimato, cosa che su Internet ormai non accade più da molti anni.

La maggior parte delle dark net sono reti friend to friend o P2P di piccole dimensioni, ma vi sono anche reti molto grandi, come Tor o Freenet. Per accedere alle reti più grandi è sufficiente un browser specifico, mentre le più piccole sono reti private ed è necessario un invito per unirsi e ottenere le credenziali di accesso.

Che cosa c’è nelle dark net

Nell’immaginario popolare le dark net sono un luogo oscuro e pericoloso, abitato da truffatori, hacker e criminali veri e propri. Se da un lato è vero che queste categorie di persone hanno trovato nelle dark net un luogo in cui prosperare, dall’altro questa immagine negativa non tiene conto di tutti gli utenti e contenuti innocui delle dark net.

Su Tor, ad esempio, possiamo trovare forum di cucina, portali di informazione e qualsiasi altro tipo di sito che troveresti su Internet. Il dark web ha anche una Wikipedia tutta sua, la Hidden Wiki (wiki nascosta). L’unica differenza è che i creatori di questi siti hanno scelto una dark net per essere lasciati in pace dai crawler dei motori di ricerca e consentire ai propri utenti di comunicare in completa libertà.

I siti innocui rappresentano il 90% dei contenuti delle dark net, mentre il restante 10% è costituito da siti criminali, su cui è possibile acquistare preconfezionati, sostanze illegali, armi e addirittura i servizi di un criminale professionista.

Tuttavia, in seguito alle ultime retate della polizia informatica di vari paesi, molti di questi siti sono stati chiusi e alcuni di quelli che sopravvivono sono delle trappole per i curiosi, su cui i cracker nascondono malware e altre minacce informatiche.

Un dato curioso registrato dagli esperti del dark web, è che le attività illegali sono sempre più simili alle grandi aziende legali: hanno un sito web ben fatto, curano l’esperienza del cliente e alcune hanno perfino un servizio di attenzione al cliente.

In definitiva, sulle dark net troviamo tutti coloro che vogliono rimanere anonimi: chi perché conduce attività illegali, chi perché non vuole essere monitorato o censurato.

A quest’ultima categoria, ad esempio, appartengono tantissimi cittadini cinesi che hanno dovuto ricorrere alle dark net per poter comunicare online e utilizzare servizi censurati dal governo cinese.

Come si accede alle dark net

Ogni dark net richiede un software specifico e funziona in un modo particolare. Per navigare nella rete Tor, la più grande, basta installare il browser Tor. La rete Tor ospita siti con estensione .onion (che in inglese significa cipolla, a indicare la struttura multilivello della rete).

Il sistema Tor reindirizza i collegamenti sulla rete per mantenere l’anonimato. Una volta connessi a Tor è possibile esplorare alcune categorie di siti o connettersi direttamente a quelli conosciuti. L’unico svantaggio di Tor è la lentezza: a causa del reindirizzamento delle connessioni, ci vuole molto più tempo per connettersi a un sito e sfogliarne le pagine.

L’accesso a Freenet è molto simile a Tor, ma la rete funziona in un modo completamente diverso. Si tratta di una grossa rete peer to peer che sfrutta le risorse dei nodi collegati per sostenere la rete stessa. Ovviamente, come in tutte le reti P2P aperte, gli utenti sono più esposti alle minacce informatiche e al traffico di contenuti inappropriati.

Sicurezza sulle dark net

È bene dirlo subito: le dark net sono meno sicure rispetto a Internet. Internet è una risorsa enorme e dispone dei contributi di tantissime persone che l’hanno resa più sicura, basti pensare al protocollo SSL.

Prima di connetterti a una dark net, devi sapere che la connessione viene gestita dal software della rete e sebbene ciò ti garantisce l’anonimato, ti rende più vulnerabile agli attacchi informatici.

Se decidi, ad esempio, di provare a navigare su Tor, segui i nostri consigli di sicurezza per le dark net:

  • Non condividere dati personali.
  • Stai alla larga dai siti illegali. La tentazione è forte, ma è proprio su di essa che fanno leva i cybercriminali che tendono le loro trappole sulle dark net. Da uno di questi siti potresti scaricare un malware senza volerlo, e non sarebbe certo una bella esperienza.
  • Non fare acquisti. In linea generale, ti sconsigliamo di inserire i dati della tua carta di credito o del tuo e-Wallet di criptovalute in un sito di una dark net.
  • Utilizza una VPN oltre al software di connessione alla dark net. In questo modo aggiungerai un livello di sicurezza in più alla tua connessione.
  • Installa un software di cybersicurezza potente.
  • Non scaricare file.

Per approfondire questo argomento, ti consigliamo di guardare questa breve TED Talk di Jamie Bartlett sulle dark net. Dura meno di 15 minuti e presenta in modo chiaro gli aspetti più innovativi delle dark net, contribuendo a sfatare il mito di cui parlavamo all’inizio dell’articolo: sulle dark net si trova di tutto, non solo droga e virus informatici.

Buona visione e buona navigazione nelle dark net!

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