Da uno studio recente emerge che spesso i tecnici informatici violano la privacy dei clienti. Scopri come ridurre i rischi e proteggere i tuoi dati personali!

Ti è mai capitato che il computer non si accendesse o continuasse a bloccarsi e di doverlo portare a riparare d’urgenza? Se ti è successo, sicuramente avrai pensato “guarderanno i miei file e le mie foto?”. Purtroppo, la risposta in molti casi è Sì, sia per chi va in un negozio di informatica locale sia per chi si rivolge al servizio di assistenza di una catena o della marca del computer.

In questo post vediamo i risultati di un esperimento condotto da un gruppo di ricercatori sulla privacy di chi porta il computer a riparare, quali sono i rischi e come proteggere i propri dati per evitare brutte sorprese se un giorno il tuo computer dovesse rompersi. Continua a leggere!

Mancano leggi che tutelino la privacy di chi porta un dispositivo informatico a riparare.

Lo studio sulla privacy durante le riparazioni

Un gruppo di ricercatori dell’Università di Guelph (link in inglese), in Canada, ha configurato appositamente 12 laptop e li ha portati a riparare in negozi di informatica di varie dimensioni per vedere se i tecnici avrebbero rispettato la privacy dei clienti. Il risultato più eclatante è che nella maggior parte dei casi, il servizio tecnico ha guardato i file personali sul computer. Se andiamo più nello specifico, questi sono stati i risultati dello studio:

  • I tecnici informatici non hanno politiche e accordi sulla privacy da utilizzare con i clienti.
  • I negozi di informatica richiedono l’accesso completo al dispositivo anche quando non è necessario.
  • I tecnici spesso guardano i file e i dati personali dei clienti (6 su 16) e a volte li copiano su dispositivi esterni (2 su 16).
  • I tecnici che violano la privacy adottano delle misure per nascondere la propria attività.
  • Le violazioni sono avvenute con la stessa frequenza nei negozi locali e nelle grandi catene.
  • Nella maggior parte dei casi, la violazione consiste nel guardare foto e video alla ricerca di contenuti intimi o di naturale sessuale e interessa soprattutto le donne.

Come si vede, quindi, portare a riparare un computer può essere rischioso per la privacy e soprattutto per le donne, che come sempre subiscono più abusi rispetto agli uomini. Questo studio porta in superficie un dato importante: manca una legislazione che tuteli la privacy di chi porta un dispositivo informatico a riparare.

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I rischi delle violazioni della privacy

Lo studio citato non ha una valenza statistica molto grande, perché l’esperimento ha coinvolto un numero ristretto di servizi di riparazione. Tuttavia, i risultati sono congruenti con quelli di altre ricerche condotte negli ultimi anni, da cui emerge chiaramente che molti tecnici hanno l’abitudine di curiosare tra i file e i registri dei clienti, soprattutto alla ricerca di foto o video a sfondo sessuale e materiale pornografico. Alcuni, inoltre, cercano informazioni da poter sfruttare per attacchi informatici, ad esempio le credenziali di accesso ad account online o al portafoglio di criptovalute.

Il problema principale rimane comunque l’accesso all’impronta digitale del cliente: file multimediali, scritti personali, documenti bancari, scansioni di documenti di identità, conversazioni e chat, cronologia di navigazione, acquisti online, attività sui social e molto altro ancora.

Chi ha accesso al computer personale o allo smartphone di una persona può ricavare moltissime informazioni sulla sua vita e sfruttarle per gli scopi più svariati, che possono andare dalla semplice curiosità (comunque illegale) al social engineering.

L’obiettivo è mitigare i rischi e gli eventuali danni di una violazione della privacy, dato che non è possibile prevenirla al 100%.

Come proteggere i dati personali

Dato che non è possibile prevedere quando e come si romperà il computer, è importante seguire delle norme di sicurezza che proteggano sempre i nostri dati e che riducano il rischio di una violazione della privacy. Ecco i nostri consigli per proteggere i dati personali sul computer:

  1. Rivolgiti al servizio di assistenza ufficiale della marca.
  2. Se decidi di portare il computer in un negozio locale, controlla le opinioni e le recensioni per vedere che reputazione ha il tecnico e se ha avuto dei problemi in passato.
  3. Se puoi accedere ai dati e usare il computer prima di portarlo a riparare fai un backup dei dati e rimuovi i file più critici.
  4. Rimuovi tutti i dispositivi di archiviazione esterna.
  5. Chiedi al tecnico di firmare un accordo sulla privacy.
  6. Utilizza un software di crittografia per protegge i file
  7. Nei casi più estremi, puoi usare un software di cancellazione sicura per eliminare tutti i dati personali dal computer (dopo aver fatto il backup!) e le tracce della tua attività online.
  8. Non condividere le password se pensi che non sia necessario per effettuare la riparazione.

Infine, se hai portato il tuo computer a riparare e pensi che il servizio tecnico abbia violato la tua privacy, puoi presentare un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali o sporgere denuncia alla polizia.

Come abbiamo visto, non è possibile proteggere i nostri dati al 100%, perché in molti casi dovremo condividere l’accesso con il tecnico oppure non faremo in tempo a cancellare i dati. Tuttavia, possiamo mitigare i rischi ed eventuali danni seguendo i consigli di sicurezza qui sopra.

Più in generale, lo studio dei ricercatori canadesi ha messo in luce una grossa lacuna a livello legislativo e commerciale. Citando gli stessi ricercatori: “la nostra ricerca mostra l’assenza di leggi e controlli per proteggere i dati dei clienti presso i fornitori di servizi informatici di tutti i tipi. Lanciamo un appello ai fabbricanti dei dispositivi, agli sviluppatori dei sistemi operativi, ai tecnici di riparazione e agli organismi di regolamentazione per proteggere la privacy dei clienti dei servizi di riparazione”.

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Buona navigazione e buona protezione dei dati personali sul computer!