Scopri come vanno smaltiti i rifiuti RAEE e cosa puoi fare per ridurre l’impatto ambientale.

Computer, smartphone, chiavette USB ma anche frigoriferi e tostapane… Solo in Italia, ogni anno viene buttata quasi una tonnellata di rifiuti elettrici ed elettronici, ovvero 18 kg a persona. Spesso questi rifiuti non vengono smaltiti e riciclati nel modo corretto, e in molti casi finiscono nelle discariche a cielo aperto dei paesi in via di sviluppo, soprattutto in Africa, causando disastri ambientali e umanitari.

Per fortuna, un team di ricercatori statunitensi ha inventato un nuovo metodo di riciclaggio dei rifiuti elettronici. Inoltre, ci sono molte cose che possiamo fare per dare il nostro contributo e ridurre l’impatto ecologico degli e-waste. In questo post approfondiamo questi argomenti e vediamo in particolare come far durare di più i nostri dispositivi elettronici per produrre meno rifiuti.

Cosa sono i rifiuti elettronici e come riciclarli

La legge italiana ha creato una categoria chiamata RAEE, che sta per Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e che comprende praticamente tutti i piccoli e grandi elettrodomestici, dispositivi elettronici e informatici che utilizziamo ogni giorno, dal caricabatterie del telefono alla lavatrice.

Si tratta di oggetti particolari e pericolosi per l’ambiente, poiché contengono molti materiali e sostanze inquinanti. Tuttavia, i RAEE contengono anche metalli preziosi, per cui una buona economia circolare non solo protegge l’ambiente, ma consente anche di recuperare parte del valore di questi apparecchi.

Ecco alcune buone abitudini per riciclare i rifiuti elettronici:

  • Raccogli i dispositivi in un contenitore separato.
  • Le lampadine LED, a risparmio energetico e i neon sono anch’essi rifiuti elettrici, ma vanno conservati a parte.
  • Se è possibile, rimuovi le batterie, che vanno smaltite separatamente (sono molto inquinanti).
  • Porta i rifiuti RAEE al punto di raccolta del tuo comune. In Italia, ci sono molte isole ecologiche attrezzate per la raccolta e lo smaltimento di questi rifiuti; se hai dei dubbi, chiedi al servizio di informazione della tua città.

Una buona economia circolare protegge l’ambiente e recupera parte del valore dei nostri dispositivi.

Il problema ambientale e umanitario dei rifiuti elettronici

Attualmente, molte nazioni del primo mondo “esportano” (scaricano) i propri rifiuti elettronici nei paesi in via di sviluppo, dove le leggi sull’ecologia sono meno severe. Una delle destinazioni principali dei milioni di tonnellate di e-waste europei e americani è l’Africa, in particolare il Ghana, con decine di discariche a cielo aperto di rifiuti elettronici. La più grande si trova ad Agbogbloshie, dove si stima che siano già arrivate 250 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici.

Dal 1992, esistono normative internazionali che vietano i movimenti di rifiuti pericolosi oltre frontiera, ma un’eccezione alla regola prevede che possano essere esportati i dispositivi che poi verranno riparati localmente e rivenduti come oggetti di seconda mano. Grazie a questo semplice escamotage legale, l’Europa, gli USA e vari altri paesi del mondo hanno brillantemente “risolto” il problema del riciclaggio dei rifiuti elettronici buttandoli nei paesi dove la necessità economica e la corruzione fanno accettare l’inaccettabile.

Di fatto, una parte della popolazione locale si dedica a “riciclare” i rifiuti, nel tentativo di estrarre metalli preziosi o recuperare parti utili. Per farlo, bruciano o dissolvono nell’acido circuiti, schede e cavi, liberando un’enorme quantità di sostanze pericolosissime per la salute ambientale e umana. Inutile dire che la maggior parte dei composti liberati dalla combustione di questi materiali è anche cancerogena.

Ad Agbogbloshie, in Ghana, sono state depositate più di 250 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici.

Soluzioni al problema dei rifiuti elettronici

Fortunatamente, possiamo fare molto per migliorare la situazione. Principalmente, le soluzioni generali sono due: riciclare di più e buttare di meno. Per quanto riguarda il riciclaggio, ad esempio, quest’anno un team di ricercatori ha pubblicato un interessante articolo su un nuovo processo di ossidazione controllato, con cui sarebbe possibile separare i metalli presenti nei dispositivi in modo più efficiente. Per ora, viene riciclato solo il 20% dei rifiuti elettrici ed elettronici e questa percentuale deve assolutamente aumentare in futuro.

Ma riciclare non è una panacea per tutti i mali ecologici, la vera soluzione è produrre meno rifiuti. Per quanti riguarda i RAEE, questo significa utilizzare in modo consapevole e sostenibile i nostri dispositivi elettronici. Ecco 5 consigli pratici per far durare più a lungo i tuoi dispositivi e ridurre la quantità di rifiuti elettronici che produci ogni anno:

  • Carica bene la batteria per farla durare più a lungo.
  • Se dura troppo poco, puoi cambiare la batteria invece di buttare il dispositivo e comprarne uno nuovo.
  • Riduci un po’ la frequenza con cui cambi il portatile o il telefono. Pensa a dove finiscono i dispositivi che non utilizziamo più e valuta la possibilità di farli durare altri sei mesi o un altro anno.
  • Se le prestazioni del dispositivo si sono ridotte, prima di buttarlo prova a liberare memoria, formattarlo e regolare le impostazioni. Online trovi moltissime informazioni al riguardo; noi, ad esempio, ti consigliamo il nostro articolo su come ottimizzare il tuo vecchio PC.
  • A volte, le prestazioni di un dispositivo si riducono a causa di un virus. Installa una suite di cybersicurezza ed esegui una scansione completa per eliminare virus e malware da computer e telefoni.

Riciclare non è una panacea per tutti i mali ecologici, la vera soluzione è produrre meno rifiuti.

Come abbiamo visto, basta poco per ridurre la quantità di rifiuti elettronici che produciamo e che dovranno essere smaltiti. Inoltre, separandoli e riciclandoli nel modo corretto contribuiremo ulteriormente a migliorare il processo.

Il pianeta e i paesi in via di sviluppo hanno bisogno di uno sforzo di consapevolezza e responsabilità da parte dei cittadini delle nazioni più avvantaggiate per mitigare le conseguenze nefaste del consumismo tecnologico.

Buona navigazione e buon riciclaggio dei rifiuti elettronici!