Scopri la strategia giusta: 5 cose da fare e 5 cose da evitare per tenere al sicuro il tuo dispositivo.
Se dovessimo concentrare i nostri sforzi per proteggere un solo dispositivo, sarebbe sicuramente lo smartphone. Il nostro telefono è diventato molto più importante – e a volte anche più costoso – del computer, perché contiene dati personali, foto, conversazioni, carte di credito, documenti, informazioni sensibili, password…
Praticamente sullo smartphone c’è tutta la nostra vita digitale o quasi, per cui è importantissimo sapere come proteggerlo al meglio, soprattutto considerando le differenze a livello di sicurezza tra un dispositivo mobile e un computer.
Ne parliamo in questo post sulla sicurezza dei dispositivi mobili, con le migliori strategie per proteggere il tuo smartphone nel 2025. Buona lettura!
In questo articolo:
- Differenze tra la sicurezza dei dispositivi mobili e i computer
- Cosa fare per proteggere il telefono
- Cosa non fare per proteggere il telefono
Molte persone danno per scontata la sicurezza del telefono, mentre oggi è il bersaglio numero 1 dei cybercriminali.
Sicurezza dei dispositivi mobili: differenze rispetto ai computer
C’è voluto del tempo, ma finalmente quasi tutti utilizzano qualche strumento di cybersecurity sul proprio computer, magari un antivirus o una VPN, o un password manager.
Il problema, però, è che oggi il dispositivo da proteggere davvero – e che interessa sempre di più ai cybercriminali – è lo smartphone. E proteggere un telefono è diverso dal proteggere un computer.
Vediamo insieme queste differenze e particolarità, per iniziare a difendere il nostro smartphone con il piede giusto:
È sempre acceso e connesso
Lo smartphone ci accompagna ovunque e resta costantemente connesso a internet, Bluetooth o reti mobili. Questo lo rende esposto a rischi in ogni momento.
È usato in modo più istintivo e meno sicuro
Mentre sui computer ci siamo abituati a installare programmi di cybersecurity e fare attenzione, sul telefono molte azioni vengono svolte senza pensarci troppo, spesso senza protezioni attive.
Le app sono la principale via di accesso per le minacce
Download da store non ufficiali, concessione di autorizzazioni (posizione, fotocamera, microfono) e notifiche push aprono molte più vulnerabilità rispetto al classico download su PC.
La superficie d’attacco è più ampia ma meno visibile
Reti Wi-Fi pubbliche, codici QR, app clonate, notifiche sospette, SMS di phishing o dispositivi vicini connessi possono diventare strumenti d’attacco silenziosi, e l’elenco potrebbe andare avanti ancora per molto.
Richiede un approccio quotidiano e preventivo
Per proteggere uno smartphone non basta installare un’app di sicurezza, ma è indispensabile prestare attenzione ai piccoli gesti di ogni giorno, come bloccare lo schermo, controllare le impostazioni, aggiornare regolarmente Android o le app e attivare l’autenticazione a due fattori.
Per tutti questi motivi, bisogna adottare una strategia e delle tattiche di sicurezza specifiche per smartphone e dispositivi mobili. Andiamo a vedere cosa fare e cosa NON fare per mantenere al sicuro il telefono.
LEGGI ANCHE: Quanti dati consuma lo streaming? + 5 consigli per risparmiare dati
Sicurezza smartphone: 5 cose da fare per proteggere il telefono
Alla luce delle particolarità di dispositivi mobili e smartphone, vediamo cosa possiamo fare per proteggere al meglio i nostri telefoni:
- Blocca lo schermo e disattiva le connessioni quando non le usi, ad esempio di notte. L’obiettivo è ridurre i canali di entrata e l’esposizione ad attacchi e malware, dato che il dispositivo è sempre acceso e connesso tramite varie tecnologie.
- Controlla regolarmente le attività e le app del telefono. Usa strumenti di monitoraggio come le funzionalità integrate di Android o app specifiche per capire come utilizzi il telefono e quali potrebbero essere i tuoi punti deboli. Aggiorna regolarmente il sistema operativo e il software per approfittare delle patch di sicurezza. In generale, cerca di fare un uso più consapevole e meno automatico del telefono.
- Non scaricare app da fonti che non conosci o, meglio ancora, limitati agli store ufficiali, a meno che tu sappia come muoverti. Controlla regolarmente le autorizzazioni e le impostazioni delle app per proteggere la tua privacy. Ogni tanto, passale in rassegna per vedere se ce n’è qualcuna che non ricordi di aver installato personalmente (probabile indizio di malware).
- Attenzione al phishing. Sullo smartphone prendiamo decisioni in modo più istintivo, rapido e rischioso; i cybercriminali lo sanno e ne approfittano per lanciare campagne di phishing e truffe tramite SMS. Per questo, sul telefono è ancora più importante non fare clic su link e allegati sospetti. Inoltre, informati sulle truffe e gli attacchi recenti per sapere come difenderti al meglio, ad esempio seguendo le notizie sul nostro blog.
- Prevenire è meglio che curare. Questa espressione farà sbadigliare molti di voi, ma è terribilmente vera e quantomai attuale, soprattutto per gli smartphone. Per fortuna i sistemi operativi mobili sono pieni di funzionalità utili: blocco schermo, autenticazione a due fattori per gli account, scanner di impronte digitali, riconoscimento facciale, app di autenticazione, passkey, password manager… e poi ci sono le suite di sicurezza informatica complete, come Panda Dome, che ti aiutano a proteggerti a 360 gradi e prevenire attacchi e infezioni.
Come vedi, l’obiettivo è imparare a usare lo smartphone in modo più consapevole e meno automatico, utilizzando le funzionalità e gli strumenti sia integrati sia esterni che possono aiutarci ogni giorno a proteggere la nostra privacy e sicurezza digitale.
L’errore più pericoloso è usare lo smartphone in modo automatico, senza pensare a cosa apriamo, visitiamo o clicchiamo.
Sicurezza smartphone: 5 cose da NON fare
Vediamo ora gli errori più comuni, che commettiamo ogni giorno sul nostro smartphone e che mettono a rischio il dispositivo, i dati che contiene e perfino la nostra identità:
- Lasciare lo smartphone sempre connesso a tutto e non usare il blocco schermo perché è fastidioso. Lo facciamo tutti automaticamente, ma è un comportamento pericoloso e, in realtà, facile da correggere: basta inserire la modalità aereo di notte e impostare il blocco schermo con il riconoscimento facciale o l’impronta digitale.
- Usare il telefono senza controllarlo mai. Lo smartphone è come un’automobile: uno strumento sofisticato che richiede manutenzione e il rispetto di alcune linee guida, ma per qualche motivo lo usiamo come se fosse indistruttibile e perfetto. Per questo, ti consigliamo di controllare regolarmente il funzionamento del sistema, la batteria, le autorizzazioni delle app, lo spazio disponibile nella memoria, le attività in esecuzione in background e così via.
- Installare app e concedere autorizzazioni senza pensarci. Ti ricordi quando hai comprato il tuo primo smartphone e scaricavi qualsiasi app solo perché erano una cosa nuova e divertente? Ecco, oggi non lo puoi più fare. Ci sono troppe app clonate o fraudolente, e anche quelle legittime richiedono spesso autorizzazioni troppo invasive per i tuoi dati personali.
- Fare clic sui link contenuti nelle email e negli SMS in preda alla curiosità o scaricare allegati senza controllare. Il phishing è una vera e propria piaga ormai, e se hai anche un minimo dubbio sull’autenticità di un messaggio o del mittente, ti consigliamo di non cliccare né aprire nulla.
- Installare un antivirus e non fare nient’altro. I dispositivi mobili sono esposti a molti tipi di minacce e attacchi diversi; anche se una suite di sicurezza informatica può fare molto, non sarà mai sufficiente se l’utente non partecipa attivamente per utilizzare il dispositivo in modo sicuro e prevenire infezioni e minacce.
Su quest’ultimo punto, uno smartphone è davvero molto più simile a un’auto di quanto sembri: non basta andare dal meccanico una volta all’anno, così come non bastano tutti i sistemi di allarme e controllo del veicolo se il guidatore non sa come usarlo e non controlla i liquidi o l’usura delle gomme.
In conclusione, non serve essere esperti di sicurezza informatica per proteggere bene il proprio smartphone. Serve, piuttosto, cambiare prospettiva: iniziare a trattare il telefono per quello che è davvero oggi, ovvero il cuore della nostra vita digitale, e prendersene cura con un minimo di attenzione quotidiana.
Non è questione di paranoia, ma di buon senso digitale. Basta poco, ma va fatto con costanza, magari affidandosi anche a una buona suite di cybersecurity come Panda Dome.
CONTINUA A LEGGERE: Phishing Postepay: nuova truffa del controllo di sicurezza
Buona navigazione e buona protezione dello smartphone!