I nuovi QR code utilizzano microfibrille e l’IA per fermare la contraffazione. Scopri l’innovazione italiana che protegge prodotti e consumatori.
Negli ultimi anni la contraffazione ha fatto un salto di qualità. Nel nostro bel Paese, prodotti come vini pregiati, formaggi DOP, cosmetici e persino integratori vengono imitati con una cura tale da rendere difficile distinguerli dagli originali. Non è solo una questione di grafica o confezioni ben fatte: spesso i falsari copiano anche i codici QR ufficiali, sfruttando uno dei punti più deboli della filiera.
Per risolvere questo problema, l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e la Fondazione Bruno Kessler hanno presentato una tecnologia che cambia le regole del gioco: i codici QR “potenziati” con microfibrille fisiche e una verifica basata sull’intelligenza artificiale.
Le nuove etichette a prima vista sembrano normali, ma contengono un’impronta unica e impossibile da copiare. Ed è proprio da qui che parte questa storia: dai limiti dei QR tradizionali e dalla necessità di proteggere prodotti e consumatori con un sistema davvero difficile da ingannare.
In questo articolo:
- Il problema della contraffazione dei codici QR.
- Settori più colpiti in Italia.
- La nuova invenzione italiana per fermare la contraffazione.
- Cosa significa davvero per aziende e consumatori.
- Domande frequenti sui codici QR e la sicurezza.
Buona lettura!
Codici QR contraffatti: un problema di sicurezza con perdite milionarie
Un codice QR classico è un’immagine bidimensionale creata a partire da un codice, quindi molto utile, ad esempio, per condividere link o testo, ma limitatissimo come strumento di autenticazione, dato che può essere semplicemente scansionato e copiato all’infinito.
La contraffazione dei codici QR usati per l’autenticazione è un problema trasversale, che colpisce moltissimi settori: farmaci, vini e alcolici di alta gamma, cosmetici e integratori, moda e accessori, prodotti DOP e IGP e molti altri ancora.
Vediamo come funziona una classica truffa basata su codici QR contraffatti, ad esempio nel settore dei vini:
- Il truffatore acquista una bottiglia di vino pregiato e copia il codice QR.
- Stampa il codice e lo incolla su lotti di migliaia di bottiglie di vino scadente.
- Rivende il vino all’estero a prezzi altissimi.
- Gli intermediari e i distributori scansionano il codice e vedono che è “autentico”.
- Il consumatore finale non può verificare l’autenticità del prodotto che acquista.
In questo modo, i criminali riescono a guadagnare milioni di euro illegalmente, rovinando inoltre la reputazione di prodotti e aziende legittime.
Per questo, nei vari settori è nata piano piano la necessità di un’innovazione tecnologica. Avevano bisogno di un codice che non fosse solo un’immagine, ma un oggetto unico e irripetibile.
La nuova tecnologia
L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e la Fondazione Bruno Kessler si sono uniti per sviluppare una tecnologia che risolvesse il problema e contribuisse ad arginare la contraffazione.
Il risultato è un nuovo codice QR con le seguenti caratteristiche:
- Contiene microfibrille invisibili a occhio nudo e disposte casualmente.
- Il codice QR viene fotografato ad altissima risoluzione e salvato alla nascita in un database.
- Il sistema di verifica utilizzerà l’intelligenza artificiale per riconoscere la disposizione delle fibrille, il colore e altri elementi, comparandoli con l’immagine unica salvata all’origine.
In questo modo, il codice QR non è più un testo trasformato in immagine, come un biglietto di un concerto o il link al menu di un ristorante, ma un oggetto unico e irripetibile, come una specie di filigrana quasi impossibile da contraffare.
La grande differenza, però, non sta solo nella sua natura ma nell’aggiunta dell’intelligenza artificiale, che sarà in grado di riconoscere i falsi e confrontare rapidamente migliaia di immagini ed elementi.
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Cosa cambia davvero per i clienti e le aziende
A volte, le invenzioni più fenomenali sono quelle più semplici, come nel caso dei nuovi codici QR “potenziati”. I cambiamenti possono sembrare poca cosa, ma dal punto di vista della sicurezza e di quello finanziario, l’impatto è enorme sia per i consumatori finali che per le aziende.
Benefici per i consumatori
Vediamo cosa ci guadagnano i consumatori finali:
- Capacità di controllo: Finalmente, il consumatore potrà verificare l’autenticità di un prodotto, e per farlo gli basterà usare la fotocamera del telefono.
- Maggiore trasparenza sui prodotti sensibili, come farmaci e alimentari.
- Riduzione dei rischi legati a farmaci e cosmetici falsi.
- Più fiducia nella filiera, nelle aziende e quindi nel prodotto in sé.
- Possibile calo dei prezzi al dettaglio, che ora non dovranno più coprire anche i costi dovuti alla contraffazione.
Benefici per le aziende
Per le aziende, invece, i vantaggi sono un aumento significativo del risparmio e dell’efficienza di gestione:
- Filiera più protetta: non basta più imitare un’etichetta e copiare un codice QR
- Tracciabilità capillare: a livello di singolo prodotto o confezione e non solo di lotti.
- Rilevamento immediato di sostituzioni, contraffazioni e alterazioni.
- Maggiore controllo sui processi e i dipendenti.
- Riduzione dei danni economici.
- Protezione del marchio, della reputazione e dell’immagine all’estero.
Insomma, si tratta di una tecnologia che offre solo grandi vantaggi a tutte le parti coinvolte, tranne che ai truffatori. Con l’introduzione dei nuovi QR anticontraffazione, per la maggior parte dei criminali non avrà senso neanche economicamente provare a contraffare i prodotti.
È un piacere annunciare le innovazioni made in Italy, che spesso sembra un Paese lontano dalla tecnologia digitale. Invenzioni come i QR a prova di contraffazione ci ricordano che non è così. Anzi, a volte è proprio l’Italia a fondere abilmente il fisico con il digitale, sviluppando tecnologie al servizio del territorio e dell’eccellenza nazionale.
Inoltre, questo è solo il primo passo. Dopo un cambio di paradigma di questo genere, ci aspettiamo nuove aggiunte e perfezionamenti, come ologrammi digitali, autenticazioni in più passaggi e l’uso dell’IA in un numero sempre maggiore di operazioni e punti critici.
Domande frequenti sui codici QR e la sicurezza
Perché un QR normale si può copiare?
Copiare un QR è facile perché è un’immagine digitale che può essere semplicemente fotografata e riprodotta all’infinito. La sicurezza del codice QR sta nella sua creazione, ma una volta in circolazione non è uno strumento di autenticazione efficace.
Cosa impedisce di copiare un QR con microfibrille?
Le fibrille fisiche sono disposte in modo casuale ed è necessario uno strumento specifico basato sull’intelligenza artificiale per visualizzarle e analizzarle.
In quali settori saranno più utili i QR anticontraffazione?
I nuovi codici QR a prova di contraffazione saranno utilissimi in questi settori: vino, agroalimentare, cosmetici, integratori, moda, alcolici e farmaci.
Questo significa che ci sono molti farmaci contraffatti in circolazione?
Non esattamente. I sistemi di controllo delle farmacie sono molto sicuri e l’incidenza di questo problema è praticamente nulla sulla distribuzione classica. Il problema riguarda più la vendita online, circuiti di farmacie meno protette e parafarmacia.
Come faccio a verificare l’autenticità di un prodotto?
Quando i codici QR anticontraffazione verranno introdotti, ti basterà inquadrare il codice QR con la fotocamera del telefono e l’app web ti dirà subito se è autentico o no.
I codici QR vengono anche utilizzati per altre truffe digitali, ad esempio per diffondere virus e spyware. Proteggi i tuoi dispositivi e la tua privacy con le soluzioni di Panda Security.
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Buona navigazione e buona verifica dei QR anticontraffazione!