Scopri le nuove minacce digitali in tempo di pandemia e come difenderti online durante la quarantena.

I criminali sono sempre alla ricerca di nuovi modi per truffare le persone e ora stanno approfittando della paura generata dall’epidemia del nuovo coronavirus. I casi di COVID-19 si moltiplicano ancora in tutto il mondo, mentre nel nostro paese sembra che le misure restrittive stiano finalmente facendo effetto, limitando la rapida diffusione della prima pandemia di questo secolo.

Purtroppo, in momenti come questi in cui assistiamo a mille atti di eroismo giornaliero, ci sono anche alcuni sciacalli che ne approfittano per diffondere false notizie o truffare quante più persone possibile.

Fake news nel mondo

Il 20 febbraio, ad esempio, una finta email del Ministero della Salute sul coronavirus ha portato a violente proteste in Ucraina. Nell’email si diceva che tra i rimpatriati da Wuhan ci fossero anche alcune persone infette da COVID-19. Dopo aver letto questa fake news, molte persone si sono radunate e hanno attaccato l’autobus che trasportava gli evacuati fino al centro di quarantena.

Questa falsa informazione si è diffusa così velocemente e con tanta intensità che è dovuto intervenire il presidente stesso dell’Ucraina per rettificare la notizia. Il presidente ha rilasciato una dichiarazione ufficiale su Facebook in cui ha assicurato che tutti i rimpatriati erano in buona salute e dovevano essere messi in quarantena per due settimane solo come misura di sicurezza aggiuntiva, a causa dei loro recenti spostamenti.

Cosa succede in Europa

La disinformazione non è l’unico effetto collaterale della paura generata dalla pandemia di coronavirus. La European Center Bank (ECB) ha rilasciato una dichiarazione in cui chiede alle istituzioni pubbliche e private europee di prepararsi ad affrontare un maggior numero di frodi informatiche, dirette sia ai clienti privati che agli enti pubblici. Le prime truffe riportate alla polizia si basano sull’invio di email contenenti malware. Inoltre, nella propria dichiarazione, la ECB invita le organizzazioni a prepararsi a un aumento dei cyberattacchi e dell’utilizzo dei servizi di e-banking, poiché sempre più persone dovranno rimanere a casa durante l’inasprirsi della pandemia.

Contemporaneamente, la WHO (World Health Organization) ha pubblicato una pagina sul phishing sul proprio sito web. In questa sezione, la WHO ha comunicato che in questi giorni alcuni cybercriminali si spacciano per suoi dipendenti allo scopo di rubare denaro o dati sensibili agli altri utenti. La WHO consiglia vivamente di verificare sempre l’autenticità di un messaggio prima di iniziare una conversazione quando si viene contattati da una persona o un’organizzazione che afferma di appartenere alla WHO. In base ai dati in possesso dell’organizzazione, questo tipo di truffa non utilizza solo le email, ma anche altri mezzi di comunicazione come telefonate, SMS e addirittura i fax.

Truffe e coronavirus all’italiana

Nel frattempo, nel nostro paese il Codacons denuncia le truffe che circolano sul Web: da presunti respiratori che proteggono dall’infezione a speculatori che rivendono mascherine e prezzi altissimi, per finire con le classiche email di phishing in cui il “gancio” che spinge la vittima a fare clic è una presunta comunicazione urgente sull’emergenza coronavirus.

Il Codacons ha anche presentato un esposto alla Guardia di Finanza su questo problema, avvertendo le autorità dell’aumento dei casi di sciacallaggio informatico legato all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

In sintesi

La pandemia di Covid-19 è una novità che non ci abbandonerà per diverse settimane, finché non verrà sviluppato un vaccino o l’immunità di gruppo. Nel frattempo, i cybercriminali continueranno ad approfittarsene, sfruttando l’ansia di tante persone recluse nelle proprie case per sferrare cyberattacchi e far cadere le vittime nei loro astuti tranelli.

Per questo motivo, oltre alle importantissime norme igieniche contro la COVID-19, dobbiamo rispettare anche alcune regole di igiene informatica:

Con questi semplici accorgimenti avrai già ridotto di molto la probabilità di infettare i tuoi dispositivi o finire vittima di una delle nuove truffe legate al coronavirus.

Buona navigazione e buona prevenzione dei virus, informatici e non!

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