È la stessa cosa della Certificazione verde? E il Digital COVID Certificate? Facciamo chiarezza!

Green Pass, Certificazione verde, Certificato COVID… E ancora Digital COVID Certificate, Green certificate o addirittura Carta verde: è stato chiamato in mille modi diversi e ora le persone fanno confusione e non sanno più cosa sia e quanti ce ne siano, ammesso che in effetti ce ne sia più di uno.

Ebbene la risposta è no, c’è solo un certificato e si chiama Certificazione verde COVID-19. Ma cos’è esattamente? Come funziona e come ci scarica la versione digitale? E come si fa a mantenerla al sicuro insieme ai nostri dati personali? Te lo spieghiamo in questo post sul Green Pass, dove trovi tutto quello che c’è da sapere!

Un po’ di chiarezza sui nomi

Il nome corretto in italiano è Certificazione verde COVID-19 ed è la versione nazionale di quello europeo, l’EU digital COVID certificate. Di fatto, dire che il primo sia la versione italiana del secondo non è corretto: il nome europeo serve solo a rappresentare il progetto del certificato a livello dell’UE, ma il certificato vero e proprio si ottiene solo a livello nazionale e sono le autorità a rilasciarlo.

Green Pass, inoltre, è il nome con cui la commissione politica e i media avevano cominciato a chiamare questo certificato e attualmente non significa più nulla. Sebbene molte persone continuino a chiamarlo Green Pass, l’unico nome corretto è Certificazione verde COVID-19, che per comodità nel resto di questo post chiameremo “la Certificazione”.

Con la Certificazione verde COVID-19 ripartiamo in sicurezza.

Cos’è e come funziona la Certificazione

Per Certificazione verde COVID-19 si intende un documento valido che certifica che la persona:

  • Ha ricevuto almeno la prima dose di un vaccino, o
  • È guarita dal COVID-19, o
  • Ha realizzato un tampone molecolare con esito negativo.

Una di queste tre caratteristiche dà la cosiddetta luce verde e consente alla persona di partecipare a eventi pubblici, accedere alle residenze sanitarie, spostarsi tra regioni in zona arancione e rossa in Italia e (dal 1° luglio) tra paesi diversi dell’UE.

La Certificazione viene rilasciata dalle entità competenti, ad esempio le strutture sanitarie in cui vengono somministrati i vaccini. Tutti questi enti hanno una firma digitale con cui possono accedere alla piattaforma nazionale, creare la certificazione e firmarla appunto digitalmente, il che equivale a confermare l’autenticità.

La Certificazione è accompagnata da un codice QR univoco che consente di scaricarla e mostrarla rapidamente e in maniera sicura (tra poco ritorneremo sull’aspetto della sicurezza). In pratica, una volta implementato, il codice QR potrà essere mostrato alla polizia o altre autorità sanitarie affinché possano leggerlo velocemente e far passare la persona che ne è in possesso.

La funzione principale della Certificazione è appunto snellire le operazioni di controllo e agevolare la mobilità nazionale e internazionale. Detto in altri termini e citando le parole del Ministero stesso, con la Certificazione “ripartiamo in sicurezza”.

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Come si ottiene la Certificazione

Il famoso Green Pass italiano, come è stato chiamato per diverso tempo, viene rilasciato automaticamente dal Ministero della Salute sulla base dei dati trasmessi dalle istituzioni competenti, ad esempio dal centro di vaccinazione regionale o dall’ospedale che certifica la guarigione dal COVID-19.

La certificazione è digitale e può essere salvata su un dispositivo mobile, ma può essere anche scaricata in formato stampabile attraverso vari canali: il sito della Certificazione verde COVID-19, l’app Immuni, l’app IO (quest’ultima dev’essere ancora confermata) e presto anche dal fascicolo sanitario elettronico. Infine, vale la pena ricordare che la Certificazione è assolutamente gratuita.

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Sicurezza informatica della Certificazione

In questa fase della pandemia, un documento di questo tipo ha un grosso valore personale. Consente alla persona di spostarsi liberamente e snellisce enormemente la macchina burocratica. Si tratta insomma di un’applicazione virtuosa del digitale alla vita sociale, ma la cosa non finisce qui.

La Certificazione contiene molte informazioni sensibili (qui l’elenco completo dei dati personali) che potrebbero fare gola ai cybercriminali. Se da un lato non abbiamo nessun timore rispetto all’utilizzo dei nostri dati da parte delle autorità (dopo tutto sono le prime ad archiviarli e trattarli), dall’altro dobbiamo stare attenti a chi può accedervi e cosa può farci.

Il rischio a cui siamo più esposti è chiaramente quello di un furto di dati personali e, in secondo luogo, di un furto di identità: il codice QR e la Certificazione possono essere clonati come qualsiasi altro identificativo e possiamo già immaginare vari scenari in cui una banda di cybercriminali lancia un attacco di phishing su larga scala per impadronirsi dei codici QR di migliaia di vittime.

È arrivato il momento di prendere sul serio la sicurezza informatica dei tuoi dispositivi.

E allora, come si fa a proteggere il dispositivo su cui salveremo la Certificazione verde COVID-19? Ecco i nostri consigli:

  1. Installa un antivirus potente e tienilo aggiornato.
  2. Utilizza le opzioni di sicurezza del dispositivo per la formattazione in remoto in caso di furto o smarrimento.
  3. Utilizza l’autenticazione a 2 fattori, ad esempio scegliendo l’impronta digitale come secondo metodo.
  4. Non ti connettere a reti Wi-Fi aperte o pubbliche. Se lo fai, utilizza una VPN.
  5. Non condividere i tuoi dati e la Certificazione con altre persone, soprattutto tramite email, messaggi o sui social.
  6. Fai attenzione al phishing: qualsiasi messaggio sospetto correlato alla Certificazione potrebbe essere un tentativo di estorcerti le credenziali di accesso alla piattaforma nazionale o agli altri servizi associati. Inoltre, se noti qualcosa di strano, avvisa subito la Polizia Postale.

Ricapitolando, la Certificazione verde COVID-19 è il documento elettronico rilasciato dallo Stato italiano che certifica la vaccinazione, la guarigione o la negatività di un tampone del cittadino. Con questo documento digitale che include un codice QR è possibile viaggiare, partecipare a eventi e visitare i parenti anziani nelle Rsa.

Tuttavia, questo nuovo certificato personale va protetto da hacker e sguardi indiscreti, per cui è arrivato il momento di prendere sul serio la sicurezza informatica dei tuoi dispositivi (soprattutto del tuo telefono) e agire subito: scarica e prova 1 mese gratis di Panda Dome!

Buona navigazione e buon utilizzo della Certificazione!