Presto disponibile per tutti gli utenti, semplificherà la rimozione di contenuti e dati indesiderati che violano la privacy.

Hai mai pensato a come si fa a cancellare la propria traccia digitale dalla Ricerca Google? Per esempio, se qualcuno usasse una tua foto online per diffamarti o se fossi vittima di un caso di revenge porn, sapresti come chiedere a Google di rimuovere quei contenuti?

A molti sembrerà un’eventualità remota, ma succede abbastanza spesso che una persona voglia migliorare la propria reputazione online o sia vittima di un caso di bullismo o doxxing online. Per questo (e perché le leggi a livello internazionale si sono inasprite) Google ha deciso di semplificare la richiesta di rimozione dei contenuti dai risultati di ricerca, rendendo l’accesso e le procedure ancora più immediate.

In questo post vedremo qual è il nuovo strumento messo a punto da Google, quando sarà disponibile in Italia e come si fa a rimuovere informazioni personali dai risultati di ricerca di Google. Continua a leggere!

Come funziona la Ricerca Google e cosa succede ai dati personali online

Partiamo dalle basi. Google ha dei programmi chiamati crawler che scandagliano il Web e raccolgono informazioni dai siti: pezzi di testo, immagini, numeri di telefono e così via. Queste informazioni vengono mostrate nei risultati di ricerca quando un utente fa una ricerca pertinente. Più un sito Internet è ottimizzato per i motori di ricerca (tramite i principi della SEO), più in alto apparirà nei risultati di ricerca.

I crawler di Google possono accedere solo alle pagine dei siti che non sono protette da login, per cui, ad esempio, se qualcuno cerca il tuo nome e cognome su Google, le foto che hai pubblicato su Facebook come private non compariranno nei risultati.

Fino a qui tutto bene, ma cosa succede se qualcuno decide di farti un brutto scherzo e pubblica un deepfake con la tua faccia? O peggio, se finisci vittima di un attacco di doxxing, in cui vengono divulgati i tuoi dati personali e altre informazioni riservate che possono nuocere alla tua reputazione online?

Su Internet circola un detto: “quando qualcosa finisce online, è per sempre”. Dopo che una foto, un contenuto o un dato viene pubblicato online, tracciarlo diventa impossibile perché potrebbe essere stato condiviso e salvato su migliaia di piattaforme e dispositivi.

Per questo, e Google ci tiene a precisarlo, è possibile richiedere a Big G di rimuovere le informazioni dai risultati di ricerca, ma il contenuto rimarrà online fino a che non verrà rimosso dal sito o dall’app su cui è ospitato.

Su Internet circola un detto: “quando qualcosa finisce online, è per sempre”.

Quali informazioni si possono rimuovere da Google

Negli ultimi anni, Google si sta impegnando a rispettare di più la privacy degli utenti. Per questo, ha creato una procedura per la richiesta di rimozione di contenuti personali. Il processo non è automatico: compili un modulo, invii una richiesta dettagliata, il team di Google la esamina e ti comunica la sua decisione e i contenuti considerati idonei vengono rimossi dai risultati di ricerca.

Puoi richiedere a Google di rimuovere questi tipi di informazioni e contenuti:

  • Informazioni che consentono di identificare una persona (le cosiddette PII), come numeri di documenti di identità, numeri di conti bancari o carte di credito, scansioni di documenti, immagini di firme autografe, dati di contatto personali, credenziali di accesso private e così via.
  • Informazioni obsolete. I siti vengono scansionati periodicamente dai crawler. Tra una scansione e un’altra, le informazioni pubblicate nei risultati di ricerca potrebbero non essere aggiornate.
  • Informazioni usate per il doxxing: quindi dati e informazioni professionali inseriti in un contesto denigratorio, associati a minacce o inviti affinché altre persone arrechino danni alla vittima.
  • Immagini personali intime e non consensuali.
  • Contenuti pornografici falsi.
  • Immagini di minorenni.
  • Contenuti pornografici non pertinenti mostrati in corrispondenza del nome di una persona.

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Come rimuovere informazioni dai risultati di ricerca e il nuovo strumento di Google

Per ora, bisogna accedere alla procedura generale e inviare una richiesta di rimozione, specificando dettagli e rispondendo a varie domande. Google spiega dettagliatamente i requisiti e il funzionamento della procedura in vari articoli del suo Centro assistenza (tra cui il link qui sopra).

La nuova funzionalità renderà tutto ancora più semplice, perché permetterà di accedere a un menu direttamente dal risultato di ricerca che non ci piace. Da qui, verremo portati direttamente a una nuova sezione di Google chiamata “Results about you” (i tuoi risultati), dove potremo scegliere le informazioni e i contenuti da segnalare e richiederne la rimozione.

Per ora, questo strumento è disponibile solo in alcuni paesi e non per tutti gli utenti (è ancora in fase di prova). Non si conosce ancora la data di estensione a tutto il pubblico, né le tempistiche specifiche per l’Italia.

Ricorda: anche se richiedi la rimozione a Google, i contenuti rimangono visibili sui siti che li ospitano.

Come rimuovere i contenuti personali da Internet

Come ricorda anche Google, c’è un modo più efficace per ripulire la propria immagine online ed è chiedere la rimozione dei contenuti veri e propri a chi amministra o possiede il sito che li ospita. Il punto è che richiedendo la rimozione delle informazioni dai risultati di ricerca, queste vengono cancellate solo dai registri di Google, ma rimangono online e visibili a chiunque visiti il sito o l’app su cui si trovano.

Per chiedere la rimozione di un contenuto personale indesiderato bisogna contattare il webmaster del sito. Il webmaster è la persona o il team responsabile della pubblicazione e della gestione del sito. Di solito, sui siti più ligi alle norme, basta scrivere un’email all’indirizzo di contatto o assistenza e la propria richiesta viene accontentata.

In altri casi invece, non è così facile risalire al responsabile del sito e bisogna ricorrere a un metodo alternativo:

  • Puoi fare una ricerca WHOIS per trovare i dati del proprietario del sito. Vai sul sito com oppure cerca direttamente “whois + l’indirizzo del sito” su Google. Nella pagina dei risultati del sito Whois troverai molti dati. L’indirizzo email che ti interessa si trova di solito alla voce “Registrant Email” o nella sezione Administrative Contact.
  • Se non riesci a contattare il webmaster o se non risponde, puoi provare a chiamare l’azienda di hosting del sito, ovvero le persone che si occupano della pubblicazione del sito vera e propria. Anche questi dati possono essere trovati con una ricerca Whois.

Una volta contattato il webmaster o l’azienda di hosting e dopo che le modifiche sono state apportate, devi scrivere a Google per chiedere di rifare la scansione del sito, affinché le informazioni vengano aggiornate nei risultati di ricerca.

Come vedi, richiedere la rimozione di informazioni da Google è semplice e in futuro lo sarà ancora di più, grazie alla nuova funzionalità appena lanciata. Ciò che è difficile è cancellare un contenuto dal Web, soprattutto nel caso di immagini o video. I webmaster dei siti meno trasparenti e legali non sono collaborativi, ma soprattutto è facile che un video di revenge porn, tanto per fare un esempio, venga rimosso da un sito e riappaia su un altro in breve tempo.

Se la vittima è un minorenne, se sono coinvolti contenuti pornografici o in caso di abuso online, ti consigliamo di contattare la polizia postale e chiedere aiuto. Non sottovalutare la risonanza che un contenuto falso può avere online e l’impatto che può avere sul pubblico; prima agisci e meglio è.

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Buona navigazione e buona rimozione delle tue informazioni dai risultati di Google!