Scopriamo il significato di cittadinanza digitale, quali diritti comprende e come iniziare a esercitarli per diventare veri e propri cittadini digitali.

Il concetto di cittadinanza digitale è stato introdotto nel 2019, ma ancora poche persone sanno esattamente cosa significhi. In particolare, da una ricerca recente è emerso che solo il 30% dei ragazzi fino ai 18 anni sa cosa sia la cittadinanza digitale. In questo post scopriremo di cosa si tratta, quali diritti e doveri include e quali sono le forme principali per esercitarla. Continua a leggere!

Lo studio sulla cittadinanza digitale

In uno studio realizzato dall’osservatorio scientifico della ONG Social Warning – Movimento Etico Digitale, solo il 32% degli intervistati ha saputo dare una definizione corretta della cittadinanza digitale, mentre il 27% ha dato una risposta prevalentemente sbagliata e il 41% una risposta sbagliata.

Gregorio Ceccone, referente dell’osservatorio di Movimento Etico Digitale, ha commentato così: “Le risposte degli studenti nella maggior parte dei casi definiscono la cittadinanza digitale come la capacità di evitare pericoli online ma solamente una piccola parte sottolinea come il cittadino digitale competente sappia riconoscere e cogliere le opportunità che la rete offre”.

È evidente che, almeno tra i giovanissimi, la cittadinanza digitale sia ancora un concetto nuovo e un po’ fumoso. Per questo il Movimento Etico Digitale ha proposto di istituire una giornata nazionale per parlarne e promuoverla.

“Un cittadino digitale sa come utilizzare le tecnologie ed è in grado di interagire con esse in modo competente e positivo” – Gregorio Ceccone di Movimento Etico Digitale

Significato di cittadinanza digitale

Immaginiamo l’espressione di qualche lettore dopo aver letto la percentuale di giovani che sa definire correttamente la cittadinanza digitale, ma siamo sicuri di sapere che cosa significhi e quali implicazioni abbia per tutti noi, giovani e non?

Bisogna spezzare una lancia in difesa di chi non sa definirla con precisione, perché la cittadinanza digitale è un concetto ampio e in continua evoluzione; inoltre, i vari organismi nazionali e internazionali ne danno definizioni leggermente diverse.

Per esempio, nell’Unione europea “la cittadinanza digitale è un insieme di valori, competenze, atteggiamenti, conoscenze e comprensione critica di cui i cittadini hanno bisogno nell’era digitale. Un cittadino digitale sa come utilizzare le tecnologie ed è in grado di interagire con esse in modo competente e positivo”.

In Italia, invece, la prima definizione risale al 2005 con il Codice dell’Amministrazione Digitale (conosciuto con la sigla CAD), che include una Carta della cittadinanza digitale. Questa comprende basicamente l’utilizzo dei mezzi digitali per partecipare ai procedimenti amministrativi, grazie all’esercizio di alcuni diritti:

  • alfabetizzazione informatica dei cittadini
  • pagamenti elettronici
  • accesso a servizi online semplici e integrati
  • partecipazione democratica elettronica

Più recentemente, il 16 marzo 2022, la AgID ha pubblicato una Guida dei diritti di cittadinanza digitali (dal link puoi scaricare direttamente la guida di 31 pagine in PDF). In questo documento, la cittadinanza digitale è definita come l’insieme di “diritti digitali che, grazie al supporto di una serie di strumenti e processi[…], contribuiscono a facilitare a cittadini e imprese la fruizione dei servizi della Pubblica Amministrazione”.

LEGGI ANCHE: Autorizzata la controffensiva cyber dell’Italia

Chi sono i cittadini digitali

Il 75% dei ragazzi intervistati dal Movimento Etico Digitale ha detto che nessuno gli ha mai spiegato cosa significhi concretamente essere una cittadina o un cittadino digitale. Ebbene, sempre citando la Guida, i cittadini digitali:

  • Hanno accesso semplice e sicuro ai servizi della Pubblica Amministrazione.
  • Interagiscono direttamente con i diversi enti della PA.
  • Esercitano la cittadinanza attiva, ovvero partecipano alle politiche pubbliche e al dialogo democratico con la PA.
  • Conoscono gli strumenti informatici disponibili e i benefici che derivano da un loro uso consapevole.
  • Conoscono i propri diritti e come questi possono essere garantiti e tutelati.

Vista in questa ottica, la cittadinanza digitale non è solo un concetto teorico, ma una missione complessa da raggiungere per lo stato e per i suoi cittadini. Servono strumenti, formazione, tempo, denaro e professionisti per garantire che questi diritti digitali siano concreti, ovvero che i cittadini possano usufruirne. Andiamo a vederli più da vicino (per una descrizione ancora più approfondita, ti rimandiamo direttamente alla guida della AgID).

La cittadinanza digitale non è solo un concetto teorico, ma una missione complessa da raggiungere per lo stato e per i suoi cittadini.

Antivirus GRATIS

I diritti dei cittadini digitali

I principali diritti digitali dei cittadini sono 5, come enunciato nella Carta della cittadinanza digitale:

1. Diritto all’uso delle tecnologie

Chiunque ha il diritto di utilizzare in modo facile, sicuro ed efficace tutti gli strumenti che consentono di comunicare con le PA, a partire dall’accesso e dall’invio di documenti informatici, fino all’uso dell’identità digitale (SPID, CIE, CNS) e ai pagamenti online.

2. Diritto all’accessibilità

È il diritto delle persone, in particolare quelle con disabilità, di accedere a tutte le fonti di informazione e ai relativi servizi in rete e di pubblica utilità nel settore privato e pubblico.

3. Diritto all’identità digitale

Ogni cittadino ha diritto ad avere un’identità digitale unica e facile da utilizzare per identificarsi in maniera sicura presso tutti i servizi digitali pubblici italiani. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) e la Carta d’Identità Elettronica (CIE), insieme alla Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta Regionale Servizi (CRS), sono gli strumenti di identificazione che permettono di accedere ai servizi pubblici online.

4. Diritto a fare pagamenti informatici

Questo è probabilmente il diritto che presenta meno problemi a livello di riconoscimento e accesso, per ovvi motivi… Tuttavia, è importante anche per i cittadini perché snellisce le operazioni e consente di risparmiare tempo.

5. Diritto a comunicare con la PA solo tramite strumenti informatici

Nell’ottica di una trasformazione digitale completa, è necessario che tutti i percorsi comunicativi degli utenti e i casi d’uso siano digitalizzati. In base a questo diritto, lo Stato deve fornire ai cittadini dei canali di comunicazione efficienti ed efficaci.

Come abbiamo visto, la cittadinanza digitale comprende i diritti digitali dei cittadini, ma è anche un concetto più ampio, che si pone come obiettivo sia dello stato italiano sia dei suoi cittadini. Essere cittadini digitali significa conoscere i propri diritti e usufruirne il più possibile, il che in realtà rappresenta anche un dovere civico nei confronti della comunità: l’obiettivo principale della cittadinanza digitale è semplificare il rapporto tra il cittadino e la Pubblica Amministrazione, per cui gli strumenti digitali disponibili non sono solo un’alternativa occasionale, ma dovrebbero essere la scelta preferenziale di ogni cittadino.

Inoltre, e per concludere, è importante che tutti i cittadini digitali proteggano i loro dispositivi con un buon antivirus, per migliorare il livello di sicurezza delle infrastrutture informatiche pubbliche.

CONTINUA A LEGGERE: L’Italia nel mirino degli hacker

Buona navigazione e buon esercizio dei tuoi diritti digitali!