Cosa succederebbe se un hacker prendesse il controllo di una stazione di ricarica? Quali sono le conseguenze di un attacco alla rete elettrica? Scopriamolo insieme.

I veicoli elettrici non sono gli unici dispositivi IoT a poter essere hackerati e controllati da remoto. Anche le stazioni di ricarica che forniscono elettricità alle macchine elettriche sono connesse a Internet e, pertanto, sono esposte a cyberattacchi.

Solitamente, l’attenzione dei media e del pubblico si è sempre concentrata sulle vulnerabilità delle auto elettriche, ma è importante parlare anche delle falle di sicurezza degli altri apparecchi elettrici e informatici di cui hanno bisogno questi veicoli per funzionare, in primis le colonnine di ricarica.

Il punto è che gli attacchi alle stazioni di ricarica per auto elettriche possono avere conseguenze molto serie per la vita delle persone, e un attacco hacker può sfociare facilmente in un killware.

Non solo le auto elettriche, ma anche le stazioni di ricarica sono esposte ad attacchi informatici.

Conseguenze dei cyberattacchi alle colonnine

Conducenti, fabbricanti di auto e perfino le reti elettriche urbane possono risentirne negativamente se un hacker decide di manomettere una stazione di ricarica. Tanto per cominciare, se il codice informatico utilizzato per programmare le colonnine di ricarica ha delle vulnerabilità, gli hacker possono sfruttarle per accedere ai dati personali e finanziari dei conducenti.

Per lo stesso motivo, una stazione hackerata potrebbe consentire l’accesso al veicolo collegato e causare problemi alla macchina, al conducente e perfino alla casa automobilistica (danni tecnici e di reputazione).

Infine, se il sistema di cybersecurity delle stazioni di ricarica non è potente e ben controllato, le colonnine possono diventare la porta di ingresso alla rete elettrica per gli hacker. Un cybercriminale con intenzioni particolarmente cattive potrebbe approfittarne per causare problemi all’area servita da quella porzione di rete, mandare in tilt la distribuzione della corrente e compromettere il normale funzionamento di elettrodomestici e impianti di produzione.

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Attacchi alle infrastrutture

Insomma, pensiamo sempre agli attacchi con movente economico, ma nel caso delle auto elettriche dobbiamo renderci conto che i danni fisici e alle infrastrutture critiche possono essere molto gravi. Si tratta di una minaccia reale, come dimostrano gli episodi di cronaca dell’anno scorso, e non solo di uno scenario ipotetico tratto da un libro di fantascienza.

Ci sono stati attacchi ransomware a ospedali che hanno causato morti e negli Stati Uniti un attacco hacker a un oleodotto ha creato il panico tra i consumatori facendo salire il prezzo del carburante e causando lunghe file fuori dai benzinai.

Inoltre, un gruppo di hacker ha provato ad accedere alla rete idrica di alcune città della California e della Florida allo scopo di avvelenare l’acqua potabile. I criminali avevano scelto questi target perché i sistemi di sicurezza erano palesemente obsoleti e vulnerabili. Di fatto, si stima che il 90% delle infrastrutture energetiche sia a rischio di attacco informatico.

Infine, oltre ai danni economici e fisici, un attacco hacker a un punto di ricarica per veicoli elettrici può causare data breach ed essere il punto di inizio di altri attacchi informatici più grandi, come furti di identità e ransomware.

Si stima che il 90% delle infrastrutture energetiche sia a rischio di attacco informatico.

Conseguenze per le persone

Il mercato delle auto elettriche è in crescita, per cui dobbiamo aspettarci un aumento del numero di stazioni di ricarica in Italia e un’espansione delle reti e dei sistemi di controllo, con il conseguente aumento di touchpoint e vulnerabilità.

Per tutti questi motivi, è importante controllare con attenzione i propri dispositivi intelligenti (ad esempio se possiedi una colonnina di ricarica a casa) in vista delle nuove sfide di sicurezza poste dall’Internet of Things:

  1. Monitora l’attività e l’utilizzo dei dispositivi
  2. Installa un antivirus e un firewall
  3. Utilizza password sicure
  4. Utilizza un metodo di autenticazione biometrica
  5. Controlla l’accesso fisico e digitale ai dispositivi.

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Buona navigazione e buona protezione dei tuoi dispositivi connessi a Internet!