Sembra che non sia ancora del tutto funzionante, ma fa capire che i gruppi ransomware hanno preso di mira anche Apple.

Era solo questione di tempo. Da sempre, i cybercriminali che sviluppano ransomware preferiscono Windows, perché è meno sicuro e perché ci sono molte più vittime potenziali che lo usano. Ma prima o poi qualcuno di questi gruppi di hacker si sarebbe interessato ai Mac, e a quanto pare il primo è proprio uno dei più temibili, ovvero il gruppo LockBit.

In questo post parliamo di ransomware e virus per il Mac, di LockBit e dei gruppi di ransomware as a service e di come proteggere il computer da questi attacchi. Continua a leggere!

LockBit e i ransomware

I ransomware sono una famiglia di malware che si installa sul computer della vittima e codifica i dati per renderli illeggibili. In questo modo, l’hacker può chiedere un riscatto alla vittima in cambio dell’accesso ai dati. Inoltre, nel caso di un attacco a un’organizzazione, molti cybercriminali aggiungono anche la minaccia di divulgare i dati che hanno rubato, peggiorando le conseguenze sulla reputazione dell’azienda.

Esistono molti ransomware diversi, alcuni più sofisticati di altri e che integrano spyware e altri virus secondari, ad esempio da usare come backdoor per controllare i computer o per propagare ulteriormente l’infezione.

Tra questi, uno molto conosciuto è LockBit, un ransomware sviluppato dal gruppo di hacker omonimo, basato in Russia. Oltre alla sua efficacia, ciò che più ha colpito di LockBit e altri ransomware simili è che le gang di cybercriminali che li sviluppano hanno iniziato a rivenderlo nel dark web ad altri hacker, di modo che anche un principiante può accedere agli strumenti necessari per sferrare un attacco informatico ransomware.

Per questo motivo, si dice che i cybercriminali sono diventati degli imprenditori, dato che rivendono i propri ransomware come un software SaaS (il nuovo metodo di acquisto e utilizzo dei software nel cloud che si è affermato nel mondo imprenditoriale).

In Italia, LockBit è conosciuto per molti episodi importanti, tra cui un presunto attacco all’Agenzia delle entrate che tuttora, però, non è stato rivendicato dal gruppo. Infatti, una particolarità di questi gruppi di criminali è che si vantano pubblicamente delle loro imprese e della pericolosità dei loro virus.

I Mac non sono immuni ai virus, ma sono più sicuri ed esistono meno malware per macOS che per Windows.

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I virus e i ransomware per Mac

Storicamente, il Mac è sempre stato meno esposto ai virus, soprattutto perché gli hacker che sanno sviluppare un malware e decidono di farlo per arricchirsi illegalmente, preferiscono Windows perché è più diffuso: secondo i dati di StatCounter, a febbraio 2023 la quota di mercato di macOS nel mondo è il 16%, mentre quella di Windows è il 71%.

Per questo motivo, ancora oggi molte persone credono erroneamente che i Mac siano immuni ai virus informatici. La realtà invece è che i cybercriminali stanno sviluppando sempre più codice dannoso per Apple, compresi gli iPhone, e l’ultima aggiunta alla famiglia di virus è proprio il ransomware LockBit.

Per ora, sembra che le versioni trovate in circolazione siano più delle prove che dei virus completi e funzionanti, così come altri ransomware per Mac scoperti in passato, che non erano mai del tutto efficaci.

A questo contribuisce il fatto che i computer Apple sono effettivamente molto sicuri: integrano moltissimi strumenti di cybersecurity, misure preventive contro attacchi, sistemi di rilevamento e controllo interno e protocolli di sicurezza stringenti. Nel complesso, possiamo continuare a dire che i Mac sono più sicuri dei computer Windows, soprattutto perché esistono ancora molti meno virus rispetto a quest’ultima piattaforma.

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LockBit per Mac, cosa cambia

Nei prossimi mesi il gruppo ransomware potrebbe rilasciare qualche dichiarazione che ci aiuterà a capire cosa sta succedendo e cosa aspettarci in futuro. Per adesso, è meglio conservare un atteggiamento prudente ma realista: ci saranno sempre più virus e ransomware per Mac, ma per ora gli utenti Apple possono continuare a stare tranquilli.

I dispositivi Apple appartengono a una fascia alta del mercato e una delle loro caratteristiche distintive è sempre stata la sicurezza. Per questo motivo, pensiamo che in futuro l’azienda non metterà a rischio la propria reputazione e prenderà sul serio le minacce emergenti, creando misure di sicurezza ancora più inespugnabili.

Questo, però, non significa che chi ha un computer o un telefono Apple possa usarlo senza preoccuparsi della propria sicurezza online, anche perché questa non si limita solo ai virus e al codice informatico dannoso.

Ci sono sempre più virus per Mac, per cui è importante usare un antivirus e seguire i consigli di sicurezza anche sui dispositivi Apple.

Consigli di cybersecurity per Mac

Se hai un Mac e ti preoccupa l’idea che LockBit abbia preso di mira i computer Apple, ti consigliamo di rivedere le tue abitudini di sicurezza informatica:

  • Fai un backup periodico per avere una copia dei tuoi dati disponibile in caso di attacco ransomware.
  • In caso di attacco ransomware non pagare il riscatto, perché non c’è nessuna garanzia di recuperare i dati.
  • Imposta gli aggiornamenti automatici di macOS per approfittare delle patch di sicurezza che risolvono le nuove vulnerabilità via via che vengono trovate.
  • Naviga su siti sicuri e scarica app solo da fonti ufficiali o affidabili.
  • Informati sul phishing e sulle truffe più recenti utilizzate dai cybercriminali.
  • Installa un software di cybersicurezza per Mac.

Quest’ultimo punto può lasciare perplessi, dato che macOS è molto sicuro, ma visto l’aumento di virus per Mac è necessario proteggere il proprio dispositivo con una barriera di sicurezza aggiuntiva.

Gli antivirus per Mac non sono più una funzionalità facoltativa, ma una misura indispensabile per arginare gli attacchi informatici e ottimizzare il funzionamento del proprio computer, soprattutto alla luce delle nuove minacce ransomware per Mac.

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Buona navigazione e buona protezione del Mac da LockBit!