Nei giorni scorsi, il supporto clienti di Grindr ha inviati avvisi di sicurezza informatica al proprio database di utenti. L’avviso riguardava la presenza di un picco nei tentativi di phishing monitorato dal team IT della società. I tentativi di phishing provengono da falsi profili registrati sulla piattaforma e nei sistemi e-mail. Stando all’avviso, i tentativi di phishing sono eseguiti principalmente da criminali che tentano di ottenere un guadagno economico dalla base utenti, offrendo servizi fraudolenti/inesistenti. L’app è attualmente disponibile in oltre 190 paesi a livello mondiale e ha diversi milioni di iscritti. Dopo il lancio, avvenuto dieci anni fa, Grindr ha rapidamente acquisito popolarità divenendo una delle prime app gay geosocial disponibili su App Store.

Lo staff dell’app di incontri online si è rivolto alla comunità LGBTIQ+ informando i propri utenti che alcuni malintenzionati, con la scusa di promuovere la sicurezza degli utenti, stavano tentando di approfittarsi dei membri della community di Grindr. Stando alla dichiarazione rilasciata dall’assistenza clienti di Grindr, questi cyber-criminali tentavano di richiedere agli utenti di pagare un “costo di iscrizione” per accedere ad alcuni servizi speciali. Grindr sottolinea che le informazioni sono sempre trasparenti e non esistono servizi speciali: gli utenti devono sempre rivolgersi alla pagina principale del sito web in cui sono indicati tutti i costi dell’abbonamento.

L’avviso sulla sicurezza riporta inoltre che Grindr sta lavorando per impedire a questi cyber-criminali di divulgare false informazioni, bannando i relativi account non appena vengono individuati. L’app di incontri online incoraggia i propri utenti a rimanere vigili e a segnalare sempre qualsiasi attività sospetta attraverso lo strumento di segnalazione dell’app. Nell’avviso rilasciato ai media, Grindr conferma come sia importante acquisire familiarità con le best-practice per l’uso della piattaforma, descritte nella Guida globale sulla sicurezza: una guida breve, ma dettagliata, che ha lo scopo di indicare agli utenti come proteggersi e vivere l’ambiente Grindr in modo sicuro.

La notizia è emersa qualche giorno dopo che il Consiglio norvegese dei consumatori (NCC) ha avviato un indagine su
lle app di incontri Grindr, Tinder e OkCupid. Il Consiglio NCC ha affermato che le app condividono informazioni, inclusi dati, preferenze sessuali e risposte sulla propria vita personale a una serie di agenzie pubblicitarie, fra cui aziende di punta come Google, Facebook, Twitter. L’NCC ha già presentato reclamo contro tali siti di incontri online, dichiarando che tali attività possono rappresentare una violazione dei Regolamenti per la Protezione Dati (GDPR).

Le frodi di phishing sono cosa abbastanza frequente sui social media o nelle app di incontri: i malintenzionati tentano sempre di monetizzare e Grindr è un’altra piattaforma in cui gli hacker vanno in cerca di vittime. Disporre di un software antivirus su tutti i dispositivi connessi è fondamentale per assicurarsi un livello di sicurezza ulteriore: le soluzioni antivirus di qualità sono in grado di rilevare se un collegamento è dannoso e di impedire l’apertura di messaggi infetti o di accedere a siti di spoofing.

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