Case e auto intelligenti hanno le proprie vulnerabilità, soprattutto per quanto riguarda la privacy, ma offrono anche molte funzionalità che migliorano la nostra sicurezza.

Il 5G inizia piano piano a diffondersi, le competenze digitali dei cittadini di tutto il mondo aumentano (in Italia più lentamente che in altri paesi) e i produttori di sistemi informatici per auto e abitazioni lanciano ogni giorno nuovi prodotti sul mercato. La rivoluzione smart di auto e case sta per iniziare!

O forse sarebbe meglio parlare di lenta trasformazione, dato che la penetrazione delle tecnologie e delle relative competenze è un processo graduale. In ogni caso, il risultato è lo stesso e sarà presto visibile, soprattutto nelle città più grandi, che a loro volta si convertiranno in smart city.

Case e auto intelligenti ci offrono un sacco di comodità, ma molte persone sono preoccupate per il prezzo non solo monetario che dovremo pagare per approfittarne. I loro dubbi sono fondati? Quali sono i rischi reali di smart home e auto connesse? In questo post faremo un bilancio rapido – se non rapidissimo, data la portata dell’argomento – dei vantaggi e degli svantaggi di smart car e smart home.

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Smart car e smart home: cosa sono

Tanto per cominciare, meglio definire esattamente cosa intendiamo con questi due termini. Una smart home è un’abitazione di cui alcuni elementi sono connessi a una rete interna, a sua volta connessa a Internet, e possono essere controllati tramite dispositivi digitali e da remoto.

Un’auto connessa è più o meno la stessa cosa che una smart home, ma con un’importante differenza: con il termine auto connessa si intendono tutti i veicoli dotati di un sistema digitale interno e connessi a una rete, mentre con l’espressione smart car (che significa auto intelligente) in genere si fa riferimento all’ultimo gradino dell’evoluzione dell’auto, ovvero quella dotata di guida automatica. Tuttavia, nel nostro post utilizzeremo smart car e auto connesse come sinonimi.

Vantaggi di smart home e auto connesse

Auto connesse e case intelligenti offrono moltissimi vantaggi, che in generale possiamo raggruppare in questo modo:

  • Comodità. La tecnologia ha un solo grande obiettivo, ovvero migliorare le nostre vite e rendere il mondo un luogo più confortevole. Questo si nota soprattutto nell’applicazione del digitale e della connettività ad auto e case, dove troviamo funzionalità come il controllo remoto di aria condizionata e riscaldamento, dispositivi di intrattenimento digitale, sistemi di supporto alla guida, telecamere e così via.
  • Sicurezza. I vantaggi dal punto di vista della comodità si sovrappongono spesso a quelli della sicurezza. Ad esempio, i sensori di rilevamento di presenza installati nelle varie stanze di casa sono molto comodi perché possono essere connessi all’illuminazione o al condizionatore, ma possono anche essere inclusi nella rete di sorveglianza interna del perimetro della casa. Questo vale per tantissimi dispositivi delle case intelligenti, ma ancora di più per le smart car, dove la sicurezza può essere migliorata moltissimo grazie all’automatizzazione di certe funzioni, come il controllo della corsia di marcia e della velocità, la ricezione di informazioni sul traffico in tempo reale o addirittura un sistema di controllo della stanchezza del guidatore.
  • Ecologia. Le auto e le case intelligenti inquinano meno e hanno un impatto ambientale ridotto. Innanzitutto, l’automatizzazione e la personalizzazione dei servizi interni consente un notevole risparmio di energia, ma il grosso dell’impatto positivo sull’ambiente è rappresentato dalla possibilità di connettere i sistemi di auto e case a reti più ampie a livello urbano o addirittura nazionale. Le smart city promuovono la smart mobility, ovvero un concetto innovativo di mobilità urbana che mira a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, ridurre l’emissione di CO2 e ottimizzare l’utilizzo dei veicoli tramite car pooling e car sharing, tra le altre cose.

Ovviamente, le città intelligenti del futuro (prossimo) richiedono veicoli altrettanto smart, che possano comunicare con la rete urbana e tra loro, migliorando le condizioni del traffico e aiutandosi reciprocamente con la condivisione di dati in tempo reale.

Quest’ultimo punto in particolare ci sembra molto interessante perché racchiude in sé anche il concetto di vulnerabilità di smart home e auto connesse, e più in generale di qualsiasi rete di dispositivi IoT. Per funzionare, tutti i dispositivi devono essere connessi in rete, tra loro e con i server centrali o gli hub locali, ma dove si connette un utente, può intromettersi anche un cybercriminale…

Rischi informatici e fisici di smart home e smart car

Come abbiamo appena accennato, il problema di città, auto e case connesse e che dove c’è una rete, lì può entrare anche un hacker. Il fatto che potenzialmente le reti e i sistemi informatici su cui si basa l’Internet of Things siano vulnerabili non significa però che siano facili da violare. Ad esempio, per adesso sono state scoperte vulnerabilità parziali che sfruttano i chip degli elettrodomestici intelligenti per lanciare attacchi DDoS. E sì, teoricamente è possibile per un hacker esperto violare la rete di un’auto connessa e manometterne il funzionamento o addirittura spegnerne il motore mentre va a 120 km all’ora in autostrada.

In realtà, però, questo tipo di minacce è molto teorico e poco probabile, almeno nel presente e nel futuro più prossimo. Ciò che invece dovrebbe preoccuparci di più, come utenti e come organizzazioni, è la sicurezza dei dati personali.

Tutti i dispositivi di smart home e auto connesse raccolgono dati sull’utente e sull’utilizzo, che vengono poi aggregati e analizzati da algoritmi di intelligenza artificiale e tecnologie di machine learning per ottimizzare il funzionamento degli stessi dispositivi. Questo è, in buona sostanza, il circolo virtuoso del big data applicato a reti di dispositivi IoT.

Tuttavia, questo processo può convertirsi velocemente in un enorme problema di rispetto della privacy. In particolare, ci preoccupano i seguenti aspetti di sicurezza dei dati personali nelle smart car e smart home:

  • Come raccoglie, elabora e utilizza i dati il produttore del dispositivo o dell’auto? Servono norme e linee guida chiare, un processo di comunicazione e assistenza diretto e utile per il cliente/utente e un costante aggiornamento in termini di compliance normativa. Quanti produttori possono vantare di non avere falle in questi settori?
  • Che controllo ha l’utente finale sui propri dati? Chi ha redatto il GDPR, ad esempio, non sarebbe d’accordo sulla difficoltà di accesso, eliminazione o rettifica dei propri dati offerto dalla maggior parte delle grandi corporation che si occupano di domotica o auto intelligenti.
  • Quali dati vengono considerati personali e quali no? Ad esempio, la posizione dell’utente rilevata tramite GPS è un’informazione sensibile, ma lo sono anche i percorsi abituali che segue con la propria smart car in città? È facile profilare gli utenti e monitorarli da un luogo all’altro e queste informazioni possono essere integrate in una rete di pubblicità programmatica (Google e Amazon lo fanno già) o essere utilizzate per comprendere ancora più a fondo il comportamento delle persone e, di conseguenza, prevederlo e modificarlo.
  • Come vengono protetti i dati personali? I data breach sono all’ordine del giorno e costano cari sia alle aziende che agli utenti finali. In molti casi, la violazione di una password comporta la compromissione di altri account a causa delle scarse misure di sicurezza adottate da molte persone.

Come prepararci al futuro smart

Del lato aziendale e politico della sicurezza se ne occupano gli stati e l’Unione Europea, ad esempio tramite l’attività di ENISA, che ha pubblicato anche una serie di buone pratiche di sicurezza per le smart car.

Ciò che ci interessa di più è invece il lato utente: cosa può fare una persona per utilizzare in modo responsabile e sicuro i dispositivi smart della propria casa o auto? Per rispondere a questa domanda, facciamo riferimento a quanto abbiamo visto sulle minacce più concrete che colpiscono smart home e auto connesse: violazioni dei dati e manomissioni dei dispositivi per rubare il veicolo o svaligiare la casa.

Ne consegue che il vero punto debole dell’Internet of Things è l’accesso a dispositivi, rete e app, per cui l’utente finale deve fare tutto quello che può per impedire ai cybercriminali di sfruttare le poche vulnerabilità esistenti. Ecco allora le nostre linee guida per la sicurezza di smart car e smart home:

  • Password sicure, lunghe e complicate, memorizzate e gestite da un password manager.
  • Autenticazione a più fattori, utilizzando i sistemi di identificazione biometrica quando disponibili.
  • Creare sottoreti per la connessione di casa e monitorare l’accesso al Wi-Fi di casa e auto.
  • Installare un antivirus potente.
  • Separare i dispositivi per l’intrattenimento da quelli che contengono dati personali o importanti, ad esempio di lavoro.
  • Far controllare casa e auto da professionisti specializzati in robotizzazione e automazione.
  • Prima di acquistare e installare nuovi dispositivi smart nell’auto o in casa, fare ricerche su Internet e verificarne la sicurezza.
  • Fare uso del buon senso e prestare molta attenzione, soprattutto all’inizio, quando non si padroneggia ancora il funzionamento dei dispositivi.

Tutte queste pratiche rappresentano la prima grande linea di difesa esterna che, come utenti finali di smart car e case intelligenti, dobbiamo erigere contro i possibili attacchi dei cybercriminali. In definitiva, ridurre il fattore umano è tutto ciò che possiamo fare, ma è anche tantissimo, dato che la maggior parte delle tecniche utilizzate dagli hacker fa sempre affidamento su un qualche tipo di errore commesso dalla vittima, anche se inconsapevolmente.

Nel complesso, i vantaggi di auto connesse e smart home superano di gran lunga i relativi rischi informatici. Le funzionalità a servizio della sicurezza fisica del conducente salveranno molte vite in futuro e gli strumenti di ottimizzazione basati su AI ridurranno l’impatto ambientale della mobilità; dovremo solo imparare a utilizzarli in modo sicuro e consapevole, così come qualsiasi altra tecnologia digitale.

Buona navigazione e buona trasformazione digitale, sia a casa che in auto!