Scopri a cosa serve e come utilizzare la funzione NFC sul telefono.

Sai cosa vuol dire NFC? No, non stiamo parlando della lega di football americano, ma della tecnologia NFC, un metodo di connessione senza contatto che consente di utilizzare un dispositivo per realizzare molte azioni diverse.

In un momento così particolare come quello che stiamo vivendo – la pandemia di Covid-19 – la tecnologia ci viene in aiuto su vari fronti, dall’analisi dei dati statistici fino all’automatizzazione di azioni. Ad esempio, la tecnologia NFC è alla base dei servizi di pagamento contactless come Google Pay e Apple Pay, che in questi giorni ti consentono di pagare senza toccare il terminale di pagamento del supermercato o della farmacia (una possibilità in meno di propagarsi per il coronavirus).

Come funziona la tecnologia NFC? Com’è nata e quali sono le sue applicazioni più recenti? Che cosa sono i tag NFC? E soprattutto, NFC è sicuro? Andiamo a scoprirlo insieme in questo post.

Significato di NFC

La sigla NFC sta per Near Field Communication, che possiamo tradurre come comunicazione a corto raggio. Questa tecnologia consente la trasmissione senza contatto di dati bidirezionale tra due dispostivi che si trovano pochi centimetri di distanza ed è l’evoluzione dell’RFID, un metodo di autenticazione tramite comunicazione con onde radio.

Vediamo le caratteristiche tecniche principali dell’NFC:

  • Contactless
  • Senza fili
  • Comunicazione a un massimo di 10 cm di distanza
  • Bidirezionale
  • Velocità massima: 424 kbit/sec
  • Frequenza di trasmissione: 13,56 MHz

L’NFC è stata ufficialmente inventata da Charles Walton, che ne ha registrato il brevetto nel 1983. Tuttavia, dobbiamo aspettare fino al 2004 per vedere un interesse reale delle grandi aziende, tra cui Nokia e Sony, che iniziano a mettersi d’accordo su come introdurre questa tecnologia nei loro dispositivi.

Come funziona FNC

Per utilizzare questo metodo di comunicazione, un dispositivo deve contenere un chip NFC, integrato o all’interno di una SIM o di una scheda MicroSD. Ad esempio, sui telefoni Android degli ultimi anni è possibile attivarlo in Impostazioni > Dispositivi collegati > NFC. Una volta attivato l’NFC, il dispositivo sarà in grado di comunicare con altri dispositivi su cui è abilitata questa tecnologia, ad esempio i terminali di pagamento o i tag NFC.

Che cosa sono i tag NFC

Sono piccoli circuiti in cui viene salvata una minuscola quantità di dati leggibile avvicinando un dispositivo con NFC attivato. I tag possono essere programmati per eseguire un’azione al dispositivo che viene avvicinato.

In questo modo, ad esempio, è possibile:

  • Trasmettere contatti e informazioni in luoghi pubblici
  • Attivare/disattivare una sveglia
  • Connettersi al Wi-Fi
  • Attivare un dispositivo connesso al dispositivo principale, ad esempio delle casse stereo

Le possibilità sono tantissime e aumentano al passo dell’evoluzione dei nostri smartphone. I tag sono facili da programmare, basta utilizzare un’app come NFC Tools o Trigger. I tag possono essere acquistati online a prezzi piuttosto ragionevoli, ad esempio su Amazon si trovano questi tag NFC.

Presente e futuro dell’NFC

Questa tecnologia non è ancora molto diffusa. Per ora viene utilizzata per i pagamenti contactless con lo smartphone, l’autenticazione e alcuni progetti sperimentali come l’acquisto di biglietti o la ricezione di informazioni in musei e luoghi pubblici. Ad esempio, i Musei Capitolini hanno implementato l’NFC per offrire maggiori informazioni sui reperti (accanto a ognuno di essi c’è un tag NFC con cui interagire).

A proposito dei Musei Capitolini, questo splendido museo romano offre tour virtuali con cui è possibile esplorare la collezione e i palazzi che lo compongono, un ottimo modo per sfuggire alla noia dell’isolamento in questi giorni in cui dobbiamo stare in casa.

La connettività NFC non sta trovando moltissime applicazioni perché la velocità di trasmissione è piuttosto scarsa. Con la funzione NFC Android Beam possiamo trasferire file da un dispositivo Android all’altro, ma a una velocità insufficiente anche per una semplice foto.

Per quanto riguarda l’interazione in ambienti pubblici, invece, la tecnologia NFC non si è ancora del tutto affermata perché ne esistono altre altrettanto valide, come i codici QR.

La spinta decisiva a una maggiore diffusione di questo metodo di comunicazione l’hanno data Google e Apple, scegliendola come tecnologia di autenticazione per i pagamenti contactless, che in futuro saranno sempre più diffusi. Perché? Per vari motivi di sicurezza, tra cui il grande vantaggio di non dover portare fisicamente con te una carta di credito che può essere rubata, persa o clonata. Inoltre, l’attivazione e l’utilizzo di Google Pay può essere reso ancora più sicuro grazie all’integrazione di un sistema di identificazione biometrica, ad esempio con l’impronta digitale.

Connettività NFC rispetto ad altre tecnologie

Forse starai pensando che la tecnologia NFC assomiglia molto al Bluetooth, ma in realtà non sono poi tanto simili. Il Bluetooth richiede l’accoppiamento dei dispositivi e spesso sono necessari diversi secondi per attivarlo, mentre l’NFC è istantaneo e non richiede nessuna configurazione.

Inoltre, il raggio di azione del Bluetooth è molto più ampio, per cui se fosse utilizzato per pagamenti e azioni con dati sensibili, sarebbe molto più rischioso in quanto suscettibile a intrusioni di cybercriminali nelle vicinanze. La connettività NFC funziona solo fino a un massimo di 10 cm di distanza, in molti casi a 4 o 5 cm, per cui il pericolo di un’intrusione fisica da parte di un cracker è quasi del tutto scongiurato.

L’NFC è sicuro?

Sì, è una tecnologia molto sicura perché la comunicazione avviene tra dispositivi molto vicini tra loro e perché, come ogni app o metodo di comunicazione digitale, può essere sottoposta a login e metodi di autenticazione sicura.

Detto questo, è chiaro che la tecnologia NFC può essere utilizzata per trasmettere malware o realizzare truffe digitali, ma parliamo di attacchi molto improbabili e difficilissimi da mettere in atto, soprattutto se confrontati con la relativa semplicità di altri metodi di phishing. Al limite, potremmo vedere l’NFC impiegato in attacchi di spear phishing (truffe mirate), ma anche in questo caso i cybercriminali hanno ben altri strumenti a disposizione, a cui dovremmo prestare più attenzione rispetto all’NFC del nostro telefono.

In ogni caso, dato che le tecnologie e i dispositivi digitali sono in continua evoluzione, se decidi di attivare NFC sul tuo telefono, ti consigliamo di scaricare il nostro antivirus Panda Dome per Android e proteggere i tuoi dati e i tuoi account!

Buona navigazione e buona comunicazione NFC!

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