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Pirateria e streaming illegale stanno aumentando

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Negli ultimi anni, lo streaming gratis illegale e la pirateria sono aumentati moltissimo, sia in Italia e che all’estero. Il motivo è semplice: ci sono sempre più piattaforme e servizi di streaming frammentati e i costi continuano ad aumentare. Così, molte persone cercano delle scorciatoie per non dover acquistare l’ennesimo abbonamento per vedere il Tour de France o l’ultima serie di cui tutti parlano.

Questa ricerca spinge milioni di persone verso app e siti non ufficiali, tra i quali si nascondono molte minacce informatiche, come siti di phishing, download infetti, annunci ingannevoli e così via.

Per capire come ci si arriva e quali sono i rischi reali, seguiamo la storia di una famiglia come tante: Giulia, Matteo e la loro figlia Eva.

In questo articolo:

Buona lettura!

Streaming gratis: una sera qualunque in famiglia

Giulia e Matteo hanno quasi 40 anni e una bambina piccola di nome Eva, che presto compirà 6 anni. Siamo una famiglia normalissima che usa la TV per guardare una serie dopo cena e per far vedere i cartoni a Eva (senza esagerare…). Magari guardiamo anche qualche partita di calcio o una gara di Formula 1 durante il fine settimana, oppure un film quando abbiamo tempo (e forza).

Stasera Eva non ha sonno, così decidono tutti insieme di guardare un nuovo film a cartoni animati. Il problema è che non è incluso negli abbonamenti della famiglia, ovvero Netflix, Prime Video e Sky.

Così, nasce la tentazione: Giulia pensa “vabbè dai, proviamo a cercare un sito di streaming gratis, per una volta non succede niente”.

Il problema: troppe piattaforme e troppi costi

La pirateria e lo streaming illegale causano perdite milionarie alle grandi aziende mediatiche come Dazn o Disney. Ma bisogna anche chiedersi perché i consumatori scelgono di usarli.

Proviamo a fare una somma orientativa di quanto costerebbe alla famiglia di Giulia e Matteo accedere ai servizi di streaming per guardare i programmi che amano:

PiattaformaCosa guardareCosto mensile
NetflixSerie13,99 € senza annunci
Prime VideoFilm4,99 €
Disney +Cartoni per Eva10,99 € senza pubblicità
DAZNSport, soprattutto calcio34,99 € piano completo con il calcio
EurosportEventi sportivi: ciclismo e boxe7,99 €
Prime / AppleFilm più recenti a noleggioVariabile, immaginiamo 20 € al mese per 2 o 3 contenuti in prima visione

Come sempre, i numeri ci aiutano a capire meglio i fenomeni. Per guardare tutti i contenuti video a cui sono interessati, Giulia e Matteo dovrebbero spendere di base 93 € al mese. Senza considerare altri abbonamenti simili, ad esempio per la musica o i giochi online.

Quasi cento euro al mese solo per guardare contenuti in streaming sono molti per la maggior parte delle famiglie. E non si tratta solo di un problema economico ma anche di comodità. Bisogna gestire 7 o 8 app diverse, con altrettanti account, problemi di sicurezza, dati da aggiornare, profili per bambini da configurare e così via.

In più, tutto questo va moltiplicato per il numero di dispositivi di casa: TV connessa a internet, portatile e 2 smartphone (come minimo). Risultato: la frustrazione aumenta e Giulia pensa “no, basta, un’altra app per guardare un cartone o un documentario non la pago. Vediamo se c’è qualche sito dove guardarlo gratis.”

Il primo passo: la ricerca di streaming gratis

Giulia prende il portatile, apre il browser e cerca “cartoni streaming gratis senza pubblicità”, e iniziano a comparire decine di risultati e link dall’aspetto generico, che invitano l’utente ad aprirli per guardare film e cartoni gratis online.

Problemi pratici dei siti di streaming gratuiti

Giulia scorre l’elenco e ne sceglie un paio da aprire in schede separate, e qui iniziano i problemi:

Questo è uno scenario piuttosto realistico ed è solo l’inizio della discesa agli inferi, perché una volta aperta la porta al malware, poi diventa ancora più difficile rimuoverlo e riportare il dispositivo alla normalità.

Inoltre, molti dispositivi sono sincronizzati sulla rete di casa, per cui se uno viene infettato, il problema si estende rapidamente a tutti gli altri. Infatti, da quella sera, i telefoni di Matteo e Giulia diventano più lenti e ogni tanto si aprono delle finestre del browser che si chiudono dopo un instante…

I rischi della pirateria che Giulia e Matteo non vedono

Tralasciando gli aspetti legali ed economici, il grande problema della pirateria e dello streaming illegale è che sono pericolosi, e la maggior parte delle minacce a cui espongono sono invisibili e difficili da controllare.

Vediamo cosa può succedere ai dispositivi e ai dati personali di Giulia e Matteo dopo aver usato alcuni siti di streaming gratis:

Conseguenze pratiche della pirateria e dello streaming illegale

Quella che era una ricerca quasi innocente, dettata dal desiderio di guardare un cartone online senza dover aggiungere un altro abbonamento all’elenco già nutrito di casa, si è trasformata velocemente in un problema di sicurezza informatica.

Senza volere, Giulia ha scaricato un adware sul portatile di casa, ovvero un programma che apre decine di pop-up e banner pubblicitari e modifica il browser per reindirizzare il traffico verso siti fasulli o pericolosi.

Inoltre, l’adware che ha installato Giulia contiene anche un keylogger, un altro piccolo malware che registra ciò che viene digitato sulla tastiera e lo invia a un cybercriminale che lo controlla da remoto.

Giulia non lo sa, ma un criminale informatico che si trova dall’altra parte del mondo ha appena ricevuto i suoi dati di accesso a Netflix. Che purtroppo coincidono con quelli del suo account della banca online, perché utilizza sempre la stessa password per non dimenticarla.

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Il prezzo da pagare per lo streaming gratis

È bastata una disattenzione – facilissima da avere in un momento di stanchezza – e quella che era iniziata come una normale serata in famiglia si è convertita in un incubo informatico.

Il punto è che lo streaming gratis sicuro e pulito non esiste: c’è sempre qualcuno che guadagna qualcosa con la tua connessione, altrimenti non si prenderebbe la briga di violare decine di leggi e rischiare le multe di Piracy Shield.

Molti servizi di streaming presuntamente gratuiti, in realtà, guadagnano raccogliendo dati sugli utenti o attraverso metodi illegali, come phishing e malware. E per ampliare la portata dell’attacco, questi servizi sfruttano spesso gli eventi sportivi del momento, serie e film appena usciti e perfino i cartoni più popolari.

Come proteggere la famiglia

In qualità di esperti di sicurezza informatica, ti consigliamo di evitare i servizi di streaming illegali e la pirateria, perché la maggior parte è pericolosa e può mettere a rischio la privacy e la sicurezza di tutta la tua famiglia.

L’alternativa migliore è selezionare gli abbonamenti più importanti e magari condividerli con altre persone e famiglie, senza sacrificare mai la sicurezza. Il punto è che il gioco non vale la candela: per risparmiare 15 euro, si mette a rischio il conto in banca.

Quando finalmente Giulia riesce a ripulire il telefono e il portatile dal malware con il suo programma di sicurezza informatica, si siede insieme a Matteo e decidono di riorganizzare gli abbonamenti e non correre più rischi di questo tipo.

Consigli pratici per proteggere la famiglia dallo streaming illegale

Inoltre, Giulia ha un’idea: loro si abbonano a Disney+ e propongono a una famiglia di amici con cui si vedono spesso di acquistare DAZN o NOW. Così, il fine settimana possono ritrovarsi per mangiare una pizza, far guardare qualche cartone alle bimbe e godersi l’ultimo incontro dei pesi massimi senza aprire mille siti all’ultimo momento.

Tutto questo, però, servirebbe a poco senza delle abitudini digitali sicure:

In questo articolo abbiamo visto le vicende di Giulia, Matteo ed Eva, una famiglia normalissima a cui piace guardare film e sport online. Ma non vuole giustamente rinunciare alla propria sicurezza o esporre Eva a contenuti inappropriati per la sua età.

La conclusione a cui sono arrivati è che è meglio rinunciare a qualche servizio e organizzarsi insieme ad amici e familiari piuttosto che rischiare. E in più hanno capito quanto sia importante fare attenzione online e informarsi regolarmente sulle nuove minacce, per non farsi cogliere impreparati.

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