Presente e futuro delle criptomonete, tra boom, cadute e problemi di sicurezza

Dopo la crescita record del 2017, il crollo del 2018: il bitcoin e le altre criptovalute hanno perso il 30% del proprio valore solo durante la terza settimana di novembre e oltre il 70% rispetto a un anno prima. Cosa succederà nei prossimi anni? Il futuro delle criptovalute dipenderà dalle decisioni di banche e governi, ma soprattutto dalla sicurezza offerta ai consumatori.

In questo post vedremo brevemente qual è la situazione attuale del mercato delle criptovalute, le previsioni degli esperti e i problemi di sicurezza che ne decideranno il futuro.

Il mercato delle criptovalute a novembre 2018

Come accennato sopra, il valore delle criptovalute è crollato ancora e attualmente la capitalizzazione totale è scesa a circa 80 miliardi di dollari, un 50% in meno rispetto a un anno fa e un quarto del picco di 330 miliardi raggiunto alla fine del 2017.

Il crollo è stato innescato da diverse cause concomitanti, ma la principale è stata la scissione di Bitcoin Cash, una hard fork che ha fatto nuovamente percepire al mercato la mancanza di regolamentazione centralizzata, aumentando la sfiducia di investitori e utenti. Ovviamente, il fenomeno si è esteso anche all’ethereum e le altre principali criptovalute.

Più in generale, le grandi oscillazioni degli ultimi dodici mesi sono da imputare alla novità del fenomeno e alla grande speculazione finanziaria che lo accompagna, due caratteristiche del tutto normali durante la fase iniziale dell’introduzione di qualsiasi nuova tecnologia o sistema economico.

Dal punto di vista legislativo, la situazione è molto più complessa, perché ogni paese ha reagito a modo proprio e in alcuni casi, come negli Stati Uniti, siamo ancora in presenza di un vuoto normativo, che non fa altro che aumentare la sensazione di insicurezza tra i risparmiatori.

Che cosa dicono gli esperti?

Le opinioni degli esperti in materia evidenziano alla perfezione i diversi interessi in gioco a livello globale. Sonny Singh, Coo dell’operatore BitPay sostiene che “il bitcoin tornerà a un valore compreso tra 15.000 e 20.000 dollari entro la fine del 2019”, mentre il presidente della BRI, la Banca dei Regolamenti Internazionali, afferma che le criptovalute sono una grande bolla speculativa, ma soprattutto un disastro ambientale e un enorme pericolo per il funzionamento del Web. Chi ha ragione?

Piuttosto che cercare di rispondere a questa domanda, che equivale a prevedere il futuro, vale la pena farsene un’altra: che interessi hanno queste persone e perché hanno rilasciato queste dichiarazioni? Ogni esperto del settore cerca di influenzare l’opinione pubblica a proprio vantaggio, per cui, alla fine, è difficile prevedere realmente come andranno le cose. Tuttavia, possiamo identificare i 3 fattori principali da cui dipenderà il futuro delle criptomonete.

Da cosa dipende il futuro delle criptovalute?

Bolla o rivoluzione? Il futuro dipenderà dai seguenti tre fattori:

  1. Posizione delle banche e dei principali operatori della borsa mondiale
  2. Legislazione dei paesi appartenenti al G20
  3. Sicurezza delle criptovalute e degli strumenti digitali di gestione

Sul versante istituzionale, il futuro delle criptomonete dipenderà da come si schiereranno le banche e la borsa e dalle decisioni legislative che prenderanno i governi delle grandi potenze economiche. Dal lato dell’utente, invece, dipenderà dal livello di sicurezza che ogni criptovaluta e le relative blockchain potranno offrire a investitori e consumatori.
A noi, ovviamente, interessano di più le implicazioni per gli utenti finali relative alla sicurezza, che descriveremo a continuazione in maniera più dettagliata.

Criptovalute e sicurezza

Le innovazioni si consolidano quando gli utenti decidono che sono utili e sicure. Le criptovalute offrono moltissimi vantaggi e opportunità, ma la sicurezza è un aspetto più controverso e non solo a causa delle peculiarità delle criptomonete, ma anche dall’aumento globale del cybercrimine.
Questi sono i principali problemi di sicurezza delle criptovalute:

  • Phishing: molti hacker cercano di ingannare gli investitori con “offerte troppo buone per essere vere” (il nostro mantra), ad esempio per quanto riguarda tassi di cambio o condizioni delle transazioni, e il numero di utenti che cascano nel tranello è ancora molto alto.
  • App e siti fraudolenti: oltre alle truffe di phishing, molte app e siti legati alle criptovalute contengono malware e altri virus.
  • Cyberattacchi alle blockchain: le infrastrutture sono solide, ma gli hacker sono bravi. Basti pensare all’attacco DDoS alla piattaforma BitFinex del 12 dicembre 2017. Con questi attacchi, gli hacker compromettono la disponibilità e quindi l’affidabilità di un servizio online e ne approfittano per hackerarlo. Il risultato finale per chi utilizza le criptovalute si traduce in furti di milioni di criptomonete e un aumento della sfiducia nei confronti del settore.
  • Trasparenza finanziaria delle blockchain: il problema più sottovalutato e forse più serio delle blockchain è che sono completamente aperte, per cui chiunque partecipi a una transazione può sapere tutto dell’altra parte coinvolta. Se Gianni acquista una stampante da Elena, lei può vedere tutte le transazioni realizzate da Gianni in passato, il suo saldo e tutti i suoi dati finanziari (relativi alla criptomoneta in uso). Le possibili implicazioni a livello di ingegneria sociale e pratiche scorrette di marketing digitale, soprattutto per le imprese, sono enormi: chiunque può creare un profilo delle abitudini di acquisto, necessità, flussi di liquidità di singole persone o aziende.
  • Gli exchange non sono assicurati: a differenza delle banche, al momento se una piattaforma di exchange subisce un cyberattacco, gli utenti interessati non ottengono nessun risarcimento, semplicemente perdono tutte le proprie criptovalute.

Alla luce di queste considerazioni, ti proponiamo 5 consigli per migliorare il tuo livello di cybersicurezza quando utilizzi o gestisci criptomonete.

5 consigli di sicurezza per consumatori e investitori

  1. Installa un buon software antivirus per proteggerti dai malware e riconoscere i casi di phishing. Migliora il tuo livello di cybersicurezza più che puoi, ormai non è più uno scrupolo, ma una necessità di base.
  2. Utilizza un portafoglio elettronico su periferica esterna come gli wallet Ledger e non conservare tutte le tue criptovalute sul portatile o, peggio ancora, sullo smartphone. Questi dispositivi sono facili da perdere e suscettibili di cyberattacchi.
  3. Fai molta attenzione alle transazioni che realizzi.
  4. Installa solo app di exchange affidabili.
  5. Utilizza l’autenticazione a due fattori su tutti i dispositivi che ne dispongono e che usi per gestire le tue criptofinanze.

Scenari futuri

Come abbiamo visto, il futuro delle criptovalute dipende da diversi fattori ed è ancora molto difficile prevedere in che direzione si orienterà il mondo dell’alta finanza e delle banche, che finora sembra essere restio all’integrazione delle criptomonete.

Sul versante del consumo individuale, il fattore più importante è la sicurezza: una maggiore regolamentazione su scala nazionale e mondiale e l’introduzione di misure di cybersicurezza efficaci potrebbero consolidare la fiducia degli utenti finali e contribuire a trasformare quella che per ora sembra solo una bolla speculativa in una vera e propria rivoluzione dell’economia e del concetto stesso di denaro.

A chi ha investito nelle criptovalute o le promuove per ragioni etiche consigliamo di continuare a informarsi regolarmente e a fondo, senza scartare nessuna possibilità o interpretazione. In presenza di cambiamenti potenzialmente epocali come questo, gli interessi in gioco sono tanti, mentre scarseggiano le fonti di informazione imparziali e competenti.

Buone transazioni e buon mining a tutti!