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4 tendenze tecnologiche della pandemia destinate a rimanere

Il COVID-19 ha cambiato tutto, scopri quali tendenze rimarranno nel mondo post-pandemia.

Una pandemia è una situazione completamente inaspettata per chiunque. Le drastiche misure antiCOVID hanno alterato profondamente la vita personale e lavorativa di tantissime persone e mentre alcuni di questi cambiamenti sono solo temporanei (torneremo a riempire ristoranti e locali!), altri sono destinati a rimanere.

Sì, perché i momenti di crisi fungono spesso da catalizzatori del cambiamento. Fanno emergere necessità latenti nella società, decidono la sorte di mode e comportamenti e, soprattutto, di certe tecnologie a scapito di altre.

Per fare un esempio un po’ estremo, i grandi mezzi di comunicazione di massa del secolo scorso hanno dovuto aspettare la nascita dei regimi dittatoriali europei per affermarsi: la radio e il cinema sono stati innanzitutto uno strumento della propaganda, prima di convertirsi nei mezzi commerciali di oggi.

Così, la pandemia di COVID-19 ha trovato una società di uomini e donne connesse, in procinto di fare il salto nell’adozione del digitale, e se da un lato ha paralizzato il mondo fisico, dall’altro ha dato una spinta decisiva alla creatività e al cambiamento.

In questo post vedremo quattro tendenze tecnologiche che si sono affermate durante la pandemia e che sono destinate a durare nel tempo. Ognuna di esse ha importanti ripercussioni sulla sicurezza informatica e vogliamo che tu le conosca per prepararti a riceverle.

  1. Più tempo in case più digitali

Da febbraio del 2020, siamo costretti a tempi alterni a rimanere più in casa. Per moltissime persone, le misure anticovid adottate dal Governo hanno comportato una ristrutturazione del tempo e dello spazio di casa. Si sta più tempo in famiglia, si cercano nuove comodità e nuovi fonti di intrattenimento, addirittura si lavora in casa, dovendo quindi riorganizzare lo spazio fisico per far entrare tutti: figli, adulti e anche il cane, per chi ce l’ha.

Questa tendenza ha attecchito rapidamente perché era già in corso una digitalizzazione delle case. Smart home, Internet of Things, elettrodomestici intelligenti… la domotica ha finalmente trovato un picco di domanda che ne ridurrà i costi e ne aumenterà la diffusione, complice anche il 5G e la fibra ad altissima velocità, due infrastrutture ormai imprescindibili a causa di questa tendenza.

RISCHI DI CYBERSICUREZZA >> Una casa più digitale significa anche più punti di accesso per i cybercriminali, come abbiamo visto nel nostro post sui rischi dell’IoT. Inoltre, se in casa avete problemi di velocità della connessione, potrebbe interessarti il nostro articolo sul Wi-Fi lento.

  1. Lavoro agile ed estensione del campo di battaglia

Fuori metafora (anche se a volte si tratta di una vera e propria guerra virtuale), il passaggio in massa al lavoro da remoto ha modificato profondamente l’ecosistema digitale delle aziende. Nuovi punti di accesso, nuove vulnerabilità: utenti che condividono i dispositivi aziendali con i familiari, utilizzi ibridi di connessioni e reti, strumenti di collaborazione online poco sicuri… l’elenco potrebbe non finire mai.

L’aumento dello smart working è sicuramente una tendenza destinata ad affermarsi e diventare norma, come dimostrano le ricerche sull’argomento condotte da Microsoft e Istat. Di fatto, l’88% dei dipendenti vorrebbe mantenere questa modalità lavorativa dopo la fine della pandemia, trovando conferma anche nella soddisfazione dei manager, che stanno già valutando cambiamenti a lungo termine.

RISCHI DI CYBERSICUREZZA >> Da un lato vedremo aumentare il bisogno di formazione e assistenza tecnica fornite dai dipartimenti di IT e dall’altro ogni lavoratore/utente dovrà imparare almeno le basi della sicurezza informatica.

Per quanto riguarda queste nuove competenze, ti consigliamo di informarti regolarmente sul nostro blog di cybersicurezza e installare una suite di cybersicurezza potente, la prima grande muraglia difensiva contro i cyberattacchi.

  1. Più esperienze online di tutti i tipi

Dovendo stare chiusi in casa abbiamo imparato a sostituire le esperienze reali con quelle virtuali. Organizziamo aperitivi virtuali davanti alla webcam, facciamo yoga seguendo i corsi delle app di fitness o degli Youtuber, giochiamo online a Fortnite e facciamo acquisti su Internet. Ecco, alcune di queste cose sono ovviamente destinate a ridimensionarsi, dato che la prossimità e il contatto umano sono valori insostituibili per la maggior parte delle persone. Tuttavia, è chiaro che alcune di queste nuove abitudini si stanno già consolidando e diventeranno parte della nuova normalità.

Le piattaforme erano già pronte, avevano solo bisogno di un aumento della domanda e la pandemia, anche in questo caso, ha acceso la miccia che aspettava da tempo di bruciare. Tutti si sono dovuti adeguare, dalla persona anziana e un po’ restia al digitale al negozio sotto casa che non sapeva più come comunicarti le ultime promozioni.

RISCHI DI CYBERSICUREZZA >> Questa virtualizzazione della vita personale e sociale non è passata inosservata agli hacker né, tantomeno, alle aziende con pochi scrupoli etici. Ecco perché dobbiamo fare attenzione a:

  1. Parola d’ordine: “personalizzazione”

Aumentano le esperienze online e queste devono andare a sostituire in parte quelle reali. Come rispondono i settori del marketing e del retail? Con un maggior livello di personalizzazione. Si investono enormi somme di denaro nella ricerca e nella evoluzione dell’intelligenza artificiale con due grandi risultati (tra i tanti): algoritmi in grado di capire le emozioni dell’utente e maggiore automatizzazione delle operazioni routinarie.

Paradossalmente, proprio in questo periodo il Web si prepara a una grande svolta, l’abbandono dei cookie di terze parti, ovvero quelli tanto temuti che controllano i nostri comportamenti online e condividono i dati al di fuori del sito o app che utilizziamo. Che cosa succederà in un mondo senza cookie? I professionisti del marketing non si sono fatti trovare impreparati e hanno già pensato a molte soluzioni alternative e ancora più efficaci perché, come dicevamo, la personalizzazione dell’esperienza è fondamentale.

E cosa significa tutto questo per l’utente che si trova dall’altro lato dello schermo? Semplice, che ogni informazione su di noi viene registrata e utilizzata: interessi, emozioni, comportamenti, opinioni…

RISCHI DI CYBERSICUREZZA >> Per questi motivi, è importantissimo proteggere i nostri dati personali (se non lo facciamo noi, le reti pubblicitarie non ci faranno certo questo piacere). D’altro canto, per le aziende significa ripensare in modo responsabile e più serio all’etica dei dati, che in futuro sarà sempre più importante. Anche in questo caso si trattava di una tendenza in crescita, vedi l’emanazione del GDPR due anni fa e la personalizzazione delle esperienze online.

Conclusioni

Case intelligenti in cui trascorrere più tempo, esperienze online, personalizzazione e smart working, queste sono le quattro principali tendenze tecnologiche della pandemia e che probabilmente ci accompagneranno durante il 2021 e oltre.

Dal nostro punto di vista, non si tratta di cambiamenti isolati (non lo sono mai) e ciascuno di questi trend ha un forte impatto sulla sicurezza informatica, che negli anni a venire avrà un ruolo sempre più importante nella società.

Per cavalcare l’onda – come utente privato o come azienda – è importante ampliare le proprie competenze di cybersecurity, migliorare la sicurezza dei dispositivi che utilizziamo e imparare a fare un uso consapevole dei dati, sia dei nostri sia di quelli di altre persone.

Buona navigazione e buona evoluzione!

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