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Clubhouse, dubbi sulla sicurezza ma il boom non si ferma

Portland, OR, USA - Feb 11, 2021: Clubhouse Drop-in Audio Chat mobile app icon is seen among some of the other most popular social media applications on an iPhone.

Spopola l’app di audio chat resa famosa da Elon Musk, ma cosa c’è dietro il suo successo?

Clubhouse è sulla bocca di tutti, letteralmente. La nuova app di chat vocale non smette di fare notizia, un po’ perché è un’alternativa ai social basati su testo e immagini e un po’ perché ogni due settimane vengono scoperti nuovi problemi di sicurezza.

Tuttavia, il grande pubblico non sembra avere paura dei dubbi sulle misure di sicurezza di Clubhouse e sui rischi per la privacy. Tutti vogliono un account ma pochi possono averlo (per ora è solo con invito diretto e su iOS) e nel frattempo nascono i primi fenomeni social da audio chat.

In questo articolo facciamo il punto su Clubhouse, vediamo come funziona, quanto è sicura e perché sta avendo così tanto successo.

Cos’è Clubhouse

Clubhouse è un’app di audio chat in cui gli utenti possono entrare in chat room aperte o private e partecipare a conversazioni di gruppo con un massimo di 5000 persone. Clubhouse è ancora giovane ed è in versione beta disponibile solo per iOS. Per utilizzarla è necessario ricevere un invito da parte di un altro utente.

Su Internet si moltiplicano le videorecensioni di Clubhouse e immancabilmente tra i commenti c’è sempre qualcuno che chiede “che differenza c’è tra Clubhouse e Discord?”. Il dubbio è più che legittimo, di fatto Clubhouse, Discord e Teamspeak sono molto simili, a parte qualche differenza a livello di apertura al pubblico delle conversazioni e personalizzazione delle chat room.

Discord e le altre applicazioni di audio chat sono nate come canale di comunicazione per i gamer impegnati in partite online di gruppo. Piano piano, queste applicazioni si sono diffuse anche presso il pubblico generalista, ma quando il salto avviene dall’oggi all’indomani – e tra poco vedremo perché, nel caso di Clubhouse – lì è quando iniziano i problemi tecnici e di sicurezza.

Clubhouse, la privacy degli utenti e la Cina

Le app in versione beta e nei primi stadi di sviluppo hanno sempre dei bug e delle vulnerabilità. Clubhouse non è certo un’eccezione, ma in questo caso le preoccupazioni sono più serie e più fondate, perché riguardano direttamente la privacy delle conversazioni e i dati personali degli utenti.

I ricercatori di un gruppo dell’università di Stanford (Stanford Internet Observatory) si sono chiesti dove finiscono tutti i dati audio delle conversazioni e la risposta è che una parte passa per i server dell’azienda cinese Agora, che come tutte le imprese della Repubblica Cinese ha il dovere di trasmettere i dati al governo se questo li richiede.

A questo problema dobbiamo aggiungere il fatto che in Cina Clubhouse è stata bloccata, proprio perché il governo non può controllare e censurare conversazioni audio in tempo reale con migliaia di partecipanti (ma con una VPN per iOS si può ancora aggirare il blocco).

Il Garante della privacy chiede chiarimenti a Clubhouse

Quello appena descritto è il problema di sicurezza più evidente, ma Clubhouse suscita molti altri dubbi, su cui il Garante della privacy ha chiesto chiarimenti all’azienda. Le principali mancanze riguardano le seguenti aree:

Da questo breve elenco è facile capire che l’app di audio chat Clubhouse soffre dei tipici problemi che potremmo definire “tipici della gioventù”. Di fatto, fino a qualche mese fa era una startup con pochi dipendenti e poche migliaia di utenti. Poi, il bacino di utenza è aumentato moltissimo in pochissimo tempo, per cui le molte mancanze a livello tecnologico e di sicurezza informatica hanno attirato giustamente l’attenzione di esperti e organismi regolatori come il Garante.

Da un certo punto di vista, possiamo dire che questo è ciò che succede quando un’app o un servizio viene scalato con una grandissima accelerazione, senza avere il tempo di seguire i ritmi di sviluppo standard. Come mai, allora, questo improvviso boom di Clubhouse?

I motivi del successo improvviso di Clubhouse

Questa domanda se la sono posti decine di esperti di app, social media e marketing, e più o meno tutti sono arrivati alla stessa conclusione: il repentino successo di Clubhouse è il risultato di una combinazione di fattori, la maggior parte dei quali non è direttamente collegato con la funzione principale dell’app.

Innanzitutto, il boom è arrivato dopo l’intervento di Elon Musk, che a fine gennaio ha creato una stanza su Clubhouse con Vlad Tenev, CEO di Robinhood, la piattaforma di trading per il caso di GameStop. Questo è il vero potere degli influencer di oggi: polarizzare l’attenzione e le opinioni, a volte di milioni di utenti.

Elon Musk l’aveva già fatto con il suo tweet in cui invitava a utilizzare Signal, pubblicato in seguito al malaugurato annuncio del cambiamento dei termini di utilizzo di WhatsApp. Questa volta, improvvisamente milioni di persone hanno scoperto Clubhouse e tutti vogliono utilizzarla per partecipare a conversazioni con personalità del calibro di Musk.

Siamo di fronte al classico principio della reputazione e dell’associazione dell’opinione su un prodotto a quella che abbiamo di una persona che lo utilizza: negli anni 90, se Michael Jordan indossava le Nike, significava che erano delle buone scarpe da ginnastica. Ma c’è di più.

A rendere così speciale Clubhouse è anche questo alone di esclusività che la circonda: l’app è ancora in versione beta ed è disponibile solo per chi possiede un terminale iOS e ha ricevuto un invito da parte di un altro utente. È come la zona VIP della discoteca, tutti vogliono entrare.

Tuttavia, forse c’è ancora un altro motivo per cui Clubhouse è diventata di colpo così interessante: Clubhouse è un’app di audio chat di gruppo, ovvero un formato di conversazione naturale di cui forse, dopo un anno di pandemia e confinamenti vari, le persone cominciano a sentire la mancanza.

Conclusioni

Complice la tremenda influenza mediatica di Elon Musk, Clubhouse è diventata il nuovo social del momento. Se si tratta di una moda passeggera o della rivelazione di una nuova realtà digitale destinata a consolidarsi, questo ancora non si sa.

Ciò che invece sappiamo con certezza è che Clubhouse dovrà risolvere i molti problemi di sicurezza e privacy di cui soffre al momento e iniziare a comunicare in modo più chiaro con gli utenti riguardo al trattamento dei dati personali.

Quando un servizio digitale diventa improvvisamente la destinazione di milioni di persone, è solo questione di tempo prima che risvegli anche l’interesse degli hacker e li spinga a trovare un modo per approfittare del boom iniziale e delle molte vulnerabilità. Per questo, se hai la fortuna di essere tra i primi utenti italiani di Clubhouse, ti consigliamo di installare un buon antivirus per Mac e fare attenzione a ciò che fai nelle chat room e alle informazioni che condividi durante le conversazioni.

Buona navigazione e buon divertimento su Clubhouse!

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